Un Doblò per Totò

26 agosto, 2007

UN VIAGGIO IN TRENO CONSIDERATO "A NORMA" PER I DISABILI

Foto di: Annalisa Nesi
Desidero raccontarvi l'esperienza da me vissuta quando con la mia ragazza Annalisa Nesi il 7/8/2007 abbiamo deciso di visitare Firenze. Per essere più comodi e per evitare il caos di una grande città abbiamo scelto di non utilizzare l'automobile ma il treno. Non essendomi stato permesso di prendere il treno dalla stazione di Laterina perchè non abilitata ad aiutare le persone disabili nella salita e discesa dal treno mi son dovuto recare presso la stazione ferroviaria di San. Giovanni Valdarno che per l'appunto è abilitata ad aiutare le persone disabili. Dopo essere stato aiutato a salire sul treno provvisto di carrozza idonea per il trasporto dei disabili con il carrello elevatore dal personale autorizzato, sono stato lasciato sullo spazio vicino allo scompartimento e allora Annalisa mi ha aiutato ad entrare nello scompartimento ed insieme abbiamo cercato di capire come bisognava fare per bloccare la sedia a rotelle visto che nessuno del personale ferroviario si è preoccupato di visionare le mie condizioni di viaggio. Dopo aver compiuto alcuni tentativi e non essendoci riusciti anche perchè il treno era già partito ho chiesto se per cortesia Annalisa poteva mettermi in modo che lo schienale della carrozzina appoggiasse al finestrino in modo che se il treno frenava la sedia non si ribaltasse comunque desidero inoltre sottolineare che le cinture di sicurezza della postazione per disabili erano strappate a tal proposito mi chiedo perchè quando vengono compiute le varie riparazioni queste non vengano sostituite ? Nel viaggio di ritorno sempre dopo alcuni tentativi con l'aiuto di Annalisa siamo riusciti a fermare la carrozzina utilizzando gli apposti blocchi e comunque anche questa volta le cinture che dovrebbero bloccare la persona non erano utilizzabili. Tutta questa vicenda mi lasciato molto perplesso anche se comunque questo mi stimola ad avere sempre più grinta. Dopo che il 20 Marzo 2007 sono riuscito a far annullare la liberatoria con l'aiuto di Beppe Grillo anche la Deputata Amalia Schirru si è interessata alla vicenda e ha formulato un interrogazione parlamentare dove metteva in evidenza i disagi che un cliente disabile incontra quando viaggia su treni non idonei . Testo interrogazione parlamentare cliccare qui Testo risposta interrogazione parlamentare cliccare qui Come potete constatare dalla risposta all'interrogazione parlamentare come soluzione per risolvere i problemi nei treni non attrezzati si viene invitati ad utilizzare solo treni idonei anche se come ho descritto sopra le condizioni non sono tanto diverse come in effetti speravo . Con l'aiuto e la sensibilità del Sen. Furio Colombo che ringrazio sono riuscito ad entrare in comunicazione con il Consigliere Vincenzo Fortunato (Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture) il quale si è dimostrato subito attento e sensibile sui disagi da me esposti relativi alla sicurezza del trasporto ferroviario per i clienti disabili così prontamente ho ricevuto indicazione di contattare l'On. Stefano Pedica (Consigliere Politico del Ministro delle Infrastrutture) . L'On. Stefano Pedica ha scritto una lettera a Trenitalia S.p.a. (cliccare qui) Risposta da parte di Trenitalia all'On. Stefano Pedica. (cliccare qui)
Trenitalia sottolinea che il progetto da me illustrato durante l'incontro del 29 Maggio2007 con i responsabili delle FS è discriminante perchè la persona disabile viene situata sul vano bici e non con gli altri passeggeri. Salendo dalla serranda laterale del vano bici (dei treni 668) lo spazio è più ampio rispetto alle porte usuali e la postazione non intralcia il normale accesso. L'ing.Santi delle FS con il quale ho discusso il progetto del primo prototipo già realizzato da alcuni anni e già utilizzato da tempo ha realizzato una postazione idonea anche all'interno del vano passeggeri. Da settembre 2007 a quanto pare visto che Trenitalia non ha trovato il modo di scagionarsi da ogni responsabilità se un disabile sale su un treno non idoneo ne per mezzo della liberatoria ne usando la formula del consenso informato probabilmente non consentirà più ai disabili di viaggiare se i treni non sono idonei. Ogni cittadino ha il diritto di viaggiare e poter spostarsi a suo piacimento nella massima sicurezza. Per ora sto cercando di sensibilizzare il mio comune perché mi aiuti a monitorare la stazione per sapere quante persone disabili utililizzano il treno, in comune accordo con il Dott. Vincenzo Saccà (direttore della Vendita e Assistenza di Trenitalia). Vi chiedo per favore di segnalarmi se trovate dei disagi nel prendere il treno con della documentazione se vi è possibile.
AVVISO IMPORTANTE
Nel pomeriggio di ieri 28/8/2007 ho preso contatti con il Dott. Vicenzo Saccà il quale mi ha informato che aprirà una "piccola inchiesta " per capire come mai si sono verificati i disagi sopra esposti . Ringrazio il Dott. Vincenzo Saccà per la disponibilità e sensibilità dimostratami. Appena mi sarà possibile vi aggiornerò sulla vicenda GRAZIE A TUTTI
ATTENDO LE VOSTRE SEGNALAZIONI info@lucafaccio.it

1 commento:

  1. Anonimo10:18 PM

    Io le scrivo proprio da San Giovanni Valdarno, sono un comune cittadino Dott.Faccio e mi rincresce molto che lei abbia passato questa disavventura se mi passa il termine. Come ho scritto anche in un altro blog penso che sia un dovere spicciolo spicciolo da parte di chi di dovere indicare dove poter assicurare o bloccare eventuali ausili e presidi e penso che un dovere spicciolo sia anche quello di segnalare queste strumentazioni se esse sono rotte o inutilizzabili. Spero che un evento del genere non si ripeta in futuro nè per lei nè per altri. Trovo molto interessante il suo blog sulla sensibilizzazione civica che riguarda tutti e avrei l'intenzione di linkarla sul mio se non ha niente in contrario. Tanti cari saluti.

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