Un Doblò per Totò

12 giugno, 2007

IL GIOCO DEI TRE CONTRASSEGNI?

Ricordo che da bambino quando giocavo al gioco delle tre carte mi arrabbiavo molto perchè non riuscivo ad indovinare dov'era nascosto l'asso ed ora mi incavolo allo stesso modo, anzi di più, perchè vorrei capire quale dei tre contrassegni per disabili è quello valido. Il tagliando (di sinistra) ha solo valenza nazionale e se una persona visita uno stato estero il permesso non viene riconosciuto e chi lo possiede può essere multato . Il tagliando (sulla destra) è rilasciato dal comune di Pesaro ed è privo di qualsiasi simbolo identificativo in quanto si adegua alla legge Privacy che impedisce l'esposizione dei dati personali e di simboli identificativi ma l'adeguamento a tale legge fa sì che questo permesso non venga riconosciuto su tutto il territorio nazionale ed ecco perchè anche i possessori di tale permesso possono venir multati se escono dal proprio comune. Il tagliando (centrale)ha valenza europea ma nel nostro Paese non è ancora entrato in vigore sempre per motivi di Privacy. Ho compiuto varie ricerche in merito ed ho trovato che il Parlamentare Marcello Vernola (Forza Italia)ha formulato un'interrogazione parlamentare per dare una risposta dopo che una signora in possesso di regolare contrassegno italiano in territorio francese è stata multata.

"La polizia Italiana riconosce la validità dei contrassegni rilasciati in altri Stati membri, perché allora – si chiede Vernola – negli altri Stati membri non è riconosciuto il contrassegno per portatori di handicap rilasciato dalla Stato Italiano?

La replica è del commissario Ue agli Affari sociali, Wladimir Spidla , che precisa che i cittadini disabili residenti in uno degli Stati membri possono richiedere alle competenti autorità di ciascun paese - in cui viaggiano o soggiornano temporaneamente - una carta speciale di parcheggio, presentando un certificato medico a supporto della domanda. Insomma, i cittadini interessati devono domandare il rilascio del modello europeo del contrassegno di parcheggio al proprio Comune di residenza. Il permesso è personale e non è legato a un veicolo specifico né subordinato al possesso della patente. Questo in attesa che venga applicato un documento del Consiglio dell'Unione Europea che raccomanda agli Stati membri di introdurre criteri comuni per l'emissione di una carta di parcheggio uguale in tutti gli Stati.

Sul caso della cittadina italiana, il Commissario ha confermato la validità della contravvenzione, in quanto la signora non si era premunita del permesso per disabili nel Paese in cui circolava. Tuttavia Spidla ha tenuto a stigmatizzare l'episodio, in quanto la polizia deve anche rispettare le norme sulla libera circolazione delle persone e sull'uguaglianza di trattamento, norme che di fatto violate con le due seppure ineccepibili multe." (Tratto da http://www.csvbasilicatacdh.it/Avvisi/htm/auto_europa.htm)

Da quanto afferma il commissario Ue agli affari sociali i Comuni locali o gli alti Stati europei devono rilasciarci il contrassegno europeo attraverso le autorità competenti o mi sbaglio?

Ma se per la legge sulla Privacy in Italia non adottano il contrassegno europeo come fanno i Comuni di residenza a rilasciare il permesso europeo? Nel gioco delle tre carte la carta vincente è l'asso ed invece tra i tre contrassegni per disabili nessuno "vince". L'unica cosa certa è che se il cittadino viene multato per incongruenza legislativa di cui non può essere responsabile, comunque la multa la deve pagare e nessuno lo rimborsa. Mi impegnerò con tutte le forze affinché venga approvato il contrassegno europeo. Visto che i NOSTRI DIPENTENTI sono fieri di averci fatto entrare in Europa perchè non approvano tale permesso?

Riferimenti legislativi legge sulla Privacy: articolo 74 del DLGS 196/2003 (fonte www.garanteprivacy.it)

articolo 188 del codice della Strada (fonte www.patente.it)

articolo 381 del relativo regolamento di attuazione (d.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495) (fonte: www.infrastrutturetrasporti.it

1 commento:

  1. L'eccesso di zelo

    Vi segnalo un episodio accaduto a Bologna in Viale XII Giugno n.2, giovedi 5 ottobre 2006 ore 18 circa.


    Con la mia vettura munita di Contrassegno Handicap, mi fermavo davanti a dei negozi sopra ad una piazzola molto spaziosa attigua ad un marciapiede, entro dentro ad un negozio per fare degli acquisti, non faccio neppure in tempo a chiedere al titolare un litro di latte che arriva un carro attrezzi che vuole portarmi via la macchina, dico che non possono portarmi via l'auto ed entro nella vettura. Subito scende dal carro attrezzi una vigilessa che mi chiede patente e libretto, multando la mia vettura per euro 71. I parcheggi per disabili nelle vicinanze erano regolarmente occupati da abusivi, fatto che la vigilessa ha completamente ignorato.

    vedi http://www.elio.org/multa/index.html
    nel sito troverai un links verso il tuo blog

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