Un Doblò per Totò

25 febbraio, 2010

Stazione, il sottopasso si allaga Anziani e disabili bloccati

 

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FERROVIE. Uno dei due collegamenti pedonali è stato inagibile per 5 giorni di fila. È già stato chiuso più volte da Natale
Il passaggio si riempie d'acqua ad ogni pioggia intensa e finisce ko anche l'ascensore Negozianti irritati: «Clienti spariti ed entrate dimezzate». Il gestore: «Interverremo»

Un sottopasso maledetto: ne sanno qualcosa i pendolari ferroviari che ogni volta che piove per tre-quattro ore filate lo trovano allagato. Quindi inagibile, con tanto di nastro biancorosso a sbarrare il passaggio. È successo anche negli ultimi giorni: chiuso venerdì scorso e riaperto solo ieri sera, dopo molti disagi ai viaggiatori e un «danno economico» lamentato dagli esercizi commerciali che gli sorgono a fianco e che hanno visto precipitare il transito di pendolari e quindi di potenziali clienti.
Il sottopasso in questione è quello della stazione ferroviaria di Vicenza, sul lato Padova (entrando in stazione a sinistra), che conduce ai binari dal 2 al 6. Basta un temporalone e l'acqua sale da sotto: sono infiltrazioni che creano pozzanghere alte pochi centimetri, ma sufficienti a mettere il corridoio sotterraneo fuori uso. Compreso lo stop dell'ascensore, con buona pace di disabili e anziani con bagagli pesanti al seguito - e in una stazione non sono certo mosche bianche - costretti a chiedere aiuto al personale delle Ferrovie, che fa il possibile, ma spesso non basta a calmare il nervosismo degli utenti.
I DISAGI DEI PENDOLARI. Alcuni di loro si sono trovati i nastri biancorossi strappati e sono finiti, quasi senza accorgersene, coi piedi in acqua: «Lunedì - racconta contrariato Giovanni Pesavento, pendolare vicentino - sono rientrato da Venezia alle 22 e, sceso dal treno, ho imboccato il sottopasso: non c'era il nastro e in fondo alla scala ho trovato l'acqua».
Ma i disagi sono molteplici: dalla perdita di tempo, che può essere fatale per mancare una coincidenza (chiedere agli universitari in arrivo da Schio che dal "binario giardino" se la fanno di corsa fino al sottopasso Ovest per acciuffare i treni in partenza per Padova o Verona), alla "paralisi" forzata per anziani e disabili: gli allagamenti costringono al blocco dell'ascensore e per loro raggiungere i binari diventa un'impresa. A volte, per i disabili - fa sapere un ferroviere - viene disposto il cambio di binario del treno: se possibile, viene dirottato sul primo raggiungibile senza sottopasso.
NEGOZIANTI IRRITATI. Non meno arrabbiati i commercianti che gestiscono negozi a ridosso del sottopasso: «Da quando è chiuso non passa più nessuno e ho visto dimezzato il mio volume d'affari -lamenta Roberta Dalle Molle, della Libreria Mondadori -. Purtroppo, da Natale ad oggi è rimasto chiuso 4-5 volte, in seguito alle piogge. «Ormai i pendolari sono abituati a scegliere l'altro sottopasso, e noi restiamo tagliati fuori - osserva Giada Chiappa, del negozio Me4me. Anche lei, «nell'ultima settimana« ha registrato «un calo di entrate del 50%. E a Centostazioni paghiamo l'affitto...».
I GESTORI: «INTERVERREMO». Ad occuparsi del problema dovrebbe essere proprio Centostazioni, la società al 60% di Rete Ferroviaria Italiana e al 40% privata che è responsabile della gestione globale della stazione. Il referente vicentino, Diego Zancan, rimanda agli uffici romani. «Ogni volta che piove a lungo il sottopasso si allaga», ammette al telefono la portavoce di Centostazioni. «In questi giorni, si è lavorato per aspirare l'acqua e riaprire il passaggio, ma con Rfi stiamo lavorando per una soluzione definitiva».

25/02/2010


Marco Scorzato

Marco Scorzato

Articolo tratto da www.ilgiornaledivicenza.it

 

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