Un Doblò per Totò

15 gennaio, 2010

Treviso. Pensionati in cerca di cibo di sera tra i rifiuti vicino al supermercato

 

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Il caso di uno che aveva camminato per molti chilometri:
era un operaio, non riesce più a pagare bollette e mangiare

TREVISO (14 gennaio) - Mancavano pochi minuti alle 21, martedì, e da un pezzo il supermercato Lidl aveva abbassato le serrande quando una pattuglia del 113 della questura, durante il controllo lungo la Strada vicinale delle Corti, ha notato un individuo muoversi con fare circospetto. I poliziotti si sono così fermati per chiedere spiegazioni. È stato in quel modo che si sono accorti di avere di fronte un anziano - italiano con una vita da operaio alle spalle - che stava rovistando tra le immondizie del supermercato, cercando di mettere le mani su una mela, una banana, ma si sarebbe accontentato anche di una carota o un cetriolo che, sebbene scartati dal personale Lidl, fossero in buono stato e commestibili.
Inizialmente i poliziotti hanno pensato d’avere di fronte un barbone, ma non era così. Si trattava di un pensionato, 77 anni, che abita da solo in una paese della cintura urbana di Treviso. Un uomo che le traversie della vita e, soprattutto, la crisi economica e la pensione minima hanno costretto a rovistare nelle immondizie per riuscire a sfamarsi e a mettere insieme il pasto con la cena. Una volta pagati i costi fissi (affitto, luce, gas, ecc) al pensionato - da quanto ricostruito dai poliziotti delle Volanti - non restavano in tasca che pochi spiccioli. Soldi appena sufficienti per comprarsi il pane e la pasta, ma non per unirli con il companatico. Frutta e verdura? Un miraggio. La carne? Nemmeno per il cenone di fine anno. Stava così passando al setaccio le immondizie con la speranza di trovare una mezza bistecca lasciata nel piatto da chi aveva la pancia troppo piena per finirla o di recuperare qualche spicchio da un’arancia gettata nei rifiuti perché mezza marcia.
Il pensionato, identificato e lasciato andare (d’altra parte non aveva commesso alcuna condotta fuorilegge), aveva raggiunto il supermercato a piedi, percorrendo svariati chilometri, con la speranza di trovare qualcosa di sostanzioso tra le immondizie. Il "viaggio della speranza" è un appuntamento fisso per l’anziano. Ogni giorno e in diversi orari va a frugare tra le immondizie di svariati esercizi commerciali o dei mercati dell’ortofrutta. Un’esperienza che l’anziano - da quanto ricostruito - condivide con altri trevigiani che, quotidianamente, rovistano tra i bidoni dei rifiuti per contendersi "gli avanzi buoni" di supermercati o ristoranti perché messi sul lastrico dalla crisi economica.
Quando gli agenti sono risaliti in auto e sono ripartiti il pensionato, con il pudore e l’orgoglio di chi non vuole confessare di vivere nella miseria, ha ripreso a rovistare tra le immondizie. Solo più tardi sul volto gli è forse spuntato un sorriso, quando tra le immondizie è riuscito a trovare qualcosa di commestibile. Con quegli avanzi di cibo, da altri ritenuti rifiuti, stretti tra le dita e le mani in tasca per sentire meno il freddo, si infine rimesso sulla strada di casa. Un’interminabile passeggiata al buio e al freddo, sorridendo per essere riuscito a trovare qualcosa da mettere sotto i denti, ma con la morte nel cuore, sapendo di dover ripetere ancora e ancora quel viaggio di dolore.

di Roberto Ortolan

Articolo tratto da www.ilgazzettino.it

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