Che la vita di un disabile non sia facile non sorprende nessuno, specie se si abita in una città che non ha la lotta alle barriere architettoniche tra le sue priorità. Una situazione di disagio che colpisce spesso le famiglie dei diversamente abili, chiamate a fare salti mortali per offrire ai propri cari il diritto ad una vita “normale”.
Per questo la Regione, con una legge risalente al 1981, garantisce ai diversamente abili, iscritti in un apposito elenco, il trasporto pubblico gratuito. A Palermo il compito spetterebbe all’Amat, che però, per problemi di bilancio, ha deciso da tempo di non rinnovare il servizio.
Ma al danno si aggiunge anche la beffa. Infatti, nel 2009, il Comune ha deciso, contrariamente a quanto fatto fino ad allora, di emanare un bando per individuare i beneficiari anziché spedire le lettere a casa, con scadenza nell’aprile del 2009. Ovvero, se uno diventa disabile nel corso di tutto l’anno, non ha diritto al servizio. Inoltre, sul sito del comune, in teoria organo privilegiato per la comunicazione istituzionale dell’ente, si legge tutto il contrario.
A denunciarlo è stato il vicepresidente del consiglio comunale, Salvo Alotta, che ha presentato un’interrogazione a tal proposito. «L’Amat è obbligata per legge – ha dichiarato Alotta – a fornire ai diversamente abili il trasporto pubblico gratuito. E invece il Comune non ha ancora dato risposta, sospendendo il servizio. Una vicenda dai contorni drammatici per i tanti palermitani messi in difficoltà da questa scellerata situazione, tanto più per le informazioni sbagliate fornite sul sito internet del comune, nel quale è scritto che la domanda si può presentare in qualunque momento dell’anno, in contrasto con il bando emanato ad aprile del 2009. Chiedo al sindaco di intervenire subito per rimediare al grave torto perpetrato ai danni dei cittadini».
di Stefano Giacconi
martedì 26 gennaio 2010
Articolo tratto da http://palermo.blogsicilia.it/
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