Un Doblò per Totò

10 aprile, 2009

"Inchiesta sul cemento con la sabbia marina" La procura dell'Aquila indaga sugli edifici crollati

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Dopo gli articioli di denuncia su Repubblica, interviene il pg Alfredo Rossini
"Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti". Partono le perizie sui palazzi venuti giù

L'AQUILA - "Indagheremo sugli edifici costruiti sulla sabbia marina". Alfredo Rossini, procuratore generale dell'Aquila ha deciso di aprire un'inchiesta sui materiali e sui metodi di costruzione usati per diversi edifici del capoluogo abruzzese crollati come castelli di carte alla prima scossa della notte tra domenica e lunedì. Cemento impastato con sabbia marina e metodi sbagliati, come ha dimostrato l'inchiesta pubblicata oggi da Repubblica con gli articoli di Attilio Bolzoni e Carlo Bonini.
"Dobbiamo dare una risposta immediata alle vittime e ai loro parenti" spiega Rossini che, fin dal giorno dopo il sisma ha aperto un inchiesta per disastro e omicidio colposi. Un'inchiesta, all'inizio, contro ignoti. L'indagine che comincia oggi potrebbe finire per individuare le persone da imputare di quei reati.
Un'indagine che Rossini intende iniziare con una serie di perizie su alcuni dei crolli più impressionanti e più inaspettati. La casa dello Studente, il Tribunale e l'Ospedale San Salvatore sono solo alcuni degli edifici che verranno sottoposti ad attenta verifica per capire come possano aver offerto così poca resistenza alle scossa di magnitudo 5.8 Richter

di GIUSEPPE CAPORALE

(10 aprile 2009)

Articolo tratto da: www.repubblica.it

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