Un Doblò per Totò

16 febbraio, 2009

AAA EX GALVANICA PM: CERCASI GIUSTIZIA PER GLI OPERAI MORTI

L'odissea della Ex-Tricom PM Galvanica di Tezze ha radici che partono sin dal 1973, anno di costruzione dello stabile della stessa.
Dopo la sua installazione non tardo ad inquinare il suolo e l'acqua, tant'è che nel 1977 già fioccavano i primi avvisi di garanzia per i proprietari e non solo, ma il tribunale di Bassano non procede.
Le fabbriche non vanno avanti, sopratutto in quegli anni, se al loro interno non vi lavorano operai, persone, padri di famiglia, figli di madri e fratelli ….
Tra questi operai si cominciò a notare già da allora strani sanguinamenti dal naso, perforazioni della pelle e delle mucose ….
Arriviamo al 2001 quando ormai il numero di decessi per tumore polmonare tra gli operai della fabbrica supera la decina, i problemi di respirazione sono all'ordine del giorno e i tumori in altre parti del corpo non sorprendono. In quest'anno partono le prime denunce dai parenti degli operai deceduti e sempre in questo periodo partono le prime indagini da parte della polizia giudiziaria di cittadella al fine di capire da dove provenga un inquinamento da cromo delle acque potabili. Viene trovata la fonte inquinante ed è la “Galvanica PM” (Ex Tricom).
Quindi viene celebrato un processo che nel 2006 condanna in via definitiva il proprietario della ditta, che comunque non pagherà nulla (risulta nullatenente) e gli viene comminata una pena inferiore a tre anni che viene “abbuonata” grazie all'indulto.
Nel frattempo, l'altro processo, che deve determinare la causa della morte da tumore di un numero di operai che è 5 VOLTE superiore su scala NAZIONALE, arranca e non vuole partire, ormai sono anni che è lì fermo e pare proprio che non vi sia la volontà di celebrarlo …. finchè nel 2007 non viene richiesta una archiviazione …. I famigliari delle vittime, appoggiati con forza dal comitato di difesa della salute nei luoghi di lavoro, nato nel frattempo, riescono a fare opposizione e a scongiurare, apparentemente l'archiviazione, purtroppo la procura di Bassano non si convince dei dati portati (da periti che hanno lavorato anche nel caso di Porto Marghera e studiosi universitari) a suffragio del fatto che le morti all'interno della fabbrica non sono causate semplicemente dal fumo di sigaretta.
E` notizia di qualche giorno fa è che il PM ha ripresentato la richiesta di archiviazione, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro fatto. Il comitato per la difesa della salute non si arrende e ancora una volta contrasterà assieme ai famigliari delle vittime questo ulteriore muro che si interpone tra la verità e quelle che ormai sembrano essere oscure tarme che tendono a coprire la verità.
L'intera e dettagliata vicenda è disponibile all'indirizzo: http://digilander.libero.it/salute.tezze/Dossier%20Tricom%20Novembre%202008.pdf Il video che mostra le condizioni in cui versava la fabbrica durante il periodo di attività è possibile vederlo all'indirizzo: http://salutetezze.splinder.com/post/19851282/Le+Urla+degli+operai+morti
Emanuele Bonin Comitato di difesa del diritto alla salute nei luoghi di lavoro e della popolazione di Tezze sul brenta e Bassano del Grappa
http://SaluteTezze.Splinder.Com
e-mail Salute.Tezze@Libero.it
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