Un Doblò per Totò

25 giugno, 2008

CAMPOBASSO, MALTRATTANO DISABILE E METTONO I VIDEO IN RETE : PRESI QUATTRO GIOVANISSIMI

Sevizie e vessazioni ai danni di un loro coetaneo con disabilità psichica : avevano ripreso tutto con telefonini e diffuso le immagini su internet . I fatti risalgono al 2007 : la polizia postale della città molisana ha identificato quattro adolescenti . Ad accorgersi della vicenda la nipote del giovane disabile.

ROMA - Alla fine la Polizia postale di Campobasso li ha identificati: sono quattro giovani minorenni, i protagonisti delle sevizie e delle vessazioni ai danni di un loro coetaneo con disabilità psichica, riprese con i telefonini e diffuse via Internet. Su di loro, tutti "amici" della vittima, oggi pesano le grave accuse di ingiuria, diffamazione e violazione della privacy. "Come fa l'elicottero?" sghignazzano i quattro amici sul video che li vede protagonisti "dai, come fa l'elicottero?". La vittima apre le braccia e comincia a far finta di volare. Qualcuno per parlargli grida dentro l'orecchio usando un tubo di cartone. Sghignazzano ancora quando tentano di far accendere al giovane disabile una sigaretta con un accendino modificato o quando lo spingono a ballare la lap dance intorno ad un palo in mezzo alla strada. "Più senzuale, più senzuale" grida il regista minorenne in un dialetto neanche troppo riconoscibile. Mani in faccia. Capelli bruciati. Strattonamenti e corna. "Già ci stann le corna, minchiu" grida uno di loro. "Ehhhhh, eeeehhhh" ridono contenti e di nascosto come soggetti inebetiti. I sei video, di cui quello diffuso dai media è solo una traccia, riportano fatti del 2007 quando, a seguito della denuncia avanzata dai parenti del giovane disabile, gli investigatori hanno cominciato ad indagare. A scoprire tutto, è stata infatti la nipote del giovane disabile durante una navigazione in Internet. "Le indagini" ha spiegato il dirigente regionale della Polizia postale, Pasquale Sorgonà "in una prima fase sono state piuttosto complicate in quanto i dati di interesse erano gestiti da una società con sede a Dublino (Irlanda). Gli agenti, però sono riusciti ad effettuare il tracciamento telematico e ad identificare i responsabili dell'immissione in rete dei sei filmati che avevano titoli beffardi." Dei quattro amici, due sarebbero gli autori materiali delle vessazioni e delle riprese video; per gli altri due non resta neanche l'umana pena: indifendibili complici di meschinità e debolezza. Eccolo qui, il cyber bullismo: nulla di più, nulla di meno che la glorificazione di soggetti che si ritengono superiori agli altri e mettono online le loro gesta. Non è il primo caso, non sarà neanche l'ultimo. La riflessione è su queste famiglie in cui non si parla: i genitori dei quattro bulli negheranno la tracotanza di siffatta gioventù, la famiglia della vittima non saprà spiegare il silenzio omertoso del giovane disabile all'interno delle mura domestiche. Sarà ora l'Autorità giudiziaria a decidere cosa è meglio per i quattro arditi "amici": soli e impauriti, capiranno come ci sente ad essere diversi. Nella vita però, ché sul video è troppo facile. (Erica Battaglia)
(24 giugno 2008)

Articolo tratto da : www.superabile.it

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