Un Doblò per Totò

22 maggio, 2010

FALSI O VERI INVALIDI

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A DOMANDA RISPONDO

Tremonti ha parlato: “I soli che

si devono preoccupare sono i

falsi invalidi e i veri evasori”. Parole

sante, ma non suonano

stranamente a vuoto? I falsi invalidi

sarebbero un obiettivo facile, in un

mondo con le carte in regola. Ma

nel caos italiano non diventerà

un’azione di polizia su tutti gli

invalidi, sui veri disabili? Quanto ai

veri evasori, per lo Stato è una

battaglia senza fine. Come può

dare frutti in breve tempo, sotto la

pressione di condizioni critiche, di

emergenza, in questa Italia in cui

l’evasione al fisco è un crimine

(ben) organizzato?

SENZA DUBBIO la frase di

Tremonti è sospetta di essere falsa (nel

senso di non realistica) o priva di senso

perché impossibile. Vediamo la questione di

chi sfugge alle tasse. Prima di tutto non si

recuperano più tutti gli evasori, medi, grandi

e grandissimi, perché in successive occasioni,

hanno approfittato dei condoni. Poi c’è la

promessa di indagare sullo standard di vita

per capire chi evade. Si può fare nel paese

dei gentiluomini vaticani che offrono

appartamenti convenientemente situati con

viste memorabili, a euro 700 mensili,

consentendo agli affittuari di apparire

eleganti ma poveri (non possiedono) e anzi

sostenuti dalla beneficenza vaticana? Si può

fare con case variamente intestate, auto

della ditta e barche ancorate appena un po’

più in là del patrio confine? Si può avviare

una inchiesta alla Scajola ogni volta? E

soprattutto: una simile sequenza di spietati

inseguimenti del fisco può realizzarsi nei

tempi stretti di una crisi gravissima, dove

certi omissioni possono portare rapidamente

il paese sull’orlo della bancarotta? Veniamo

agli invalidi. Continuiamo pure a scambiarci

le storie esilaranti del cieco che guida la

Ferrari e del sordo profondo che dirige

l’orchestra. Carine. Ma la grande quantità di

vere storie da esaminare, con medici, tecnici,

esperti, ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato

(o ai normali Tribunali della Repubblica) è

zona grigia, invalidi un po’ sì un po’ no,

graduatorie forzate, a volte in modo

indecente, a volte per un punto in più, per

far scattare una categoria più conveniente.

Ma poiché queste normali e dovute verifiche

non sono mai state fatte in passato, si

intaseranno, in tempo d’emergenza, le

procedure di controllo. Intanto chi pensa ai

disabili, i veri disabili, inchiodati da malattie

che vietano il movimento, tenuti a terra da

autobus e treni senza piattaforme, scuole e

uffici circondati di barriere architettoniche,

strade piene di buche, niente insegnante di

sostegno, niente soldi per gli

accompagnatori e un assegno per vivere di

250 euro al mese?

Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano

00193 Roma, via Orazio n. 10

l e t t e re @ i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

22/05/2010

Articolo tratto da Il Fatto Quotidiano – MAIL  BOX (pag 19)

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