Un Doblò per Totò

08 marzo, 2010

Popolo viola dal sito alla piazza sit in e proteste in tutta Italia

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Giornata di mobilitazione per protestare contro il decreto salva-liste
A Roma, cinquemila persone in piazza Navona

ROMA - Ancora una giornata di mobilitazione per il Popolo viola che ha organizzato una serie di manifestazioni in tutta Italia per protestare contro il decreto legge salva-liste. A Roma circa cinquemila persona hanno affollato piazza Navona per ribadire "l'impegno nella difesa della Costituzione in maniera pacifica e nonviolenta". Nella piazza capitolina sventolavano, oltre a bandiere di colore viola, anche quelle dei Verdi, dell'Italia dei valori, di Sinistra Ecologia e Libertà , Pd e Rifondazione comunista.
Manifestazioni in molte città. Iniziative analoghe in molte città, da Napoli a Firenze, da Ferrara a Campobasso e poi ancora a Sassari, Arezzo, Reggio Calabria, Bari, Messina, Pistoia e Pescara dove, in piazza Salotto, si è svolta una maratona oratoria con cittadini, rappresentanti di tutti i partiti dell'opposizione e gli amici di Beppe Grillo della città.
La protesta a Roma.
La manifestazione più importante si è svolta nella Capitale, dove il movimento è sceso in piazza per il terzo giorno consecutivo. Oggi, secondo gli organizzatori, in piazza Navona c'erano oltre cinquemila persone. Sul palco striscioni con la scritta "Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare". L'iniziativa ha assunto un carattere interattivo, con migliaia di internauti che, partecipando all'evento connessi in diretta streaming, hanno lasciato i loro commenti su Facebook affinché fossero letti sul palco. E' stata anche allestita una specie di lapide con la scritta "Qui giace lo Stato di diritto", con dei fiori e un cero, rigorosamente viola. Sul palco si sono alternati semplici cittadini e giuristi per spiegare "l'incostituzionalità del decreto".

"Il lutto della Repubblica". Tra la folla, a Roma, le bandiere di Idv, Pd, Rifondazione, Radicali e Verdi hanno prevalso su quelle viola. E c'è stato anche chi ha sventolato il tricolore con un drappo nero che stringeva la bandiera in segno di "lutto della Repubblica". In questo "funerale della democrazia", come qualcuno lo ha definito, c'è stato spazio anche per l'orgoglio degli esponenti del Popolo viola: "Abbiamo cambiato il modo di comunicare del presidente della Repubblica, visto che adesso ci risponde su internet".
"Tra di noi anche persone di centrodestra". Per il leader del movimento viola, Gianfranco Mascia, "questo dl farà perdere a Berlusconi diversi voti. Tra di noi ci sono anche persone del centrodestra. I partiti stanno recependo ciò che noi stiamo dicendo, non vogliamo nessun Aventino, compattiamo i partiti e andiamo tutti a votare". Ma per il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino "le manifestazioni del 'popolo viola' rappresentano quella che a Napoli si chiama 'ammuina'. Si presentino alle elezioni - intima - e ci facciano vedere su che seguito possono contare".

In piazza il 13 marzo. L'Udc non ci sarà.
Il Popolo viola sarà anche alla grande manifestazione del centrosinistra organizzata per sabato prossimo a Roma. L'Udc intanto ha fatto sapere che non ci sarà, come ha spiegato il leader del partito, Pier Ferdinando Casini: "Quella manifestazione è un grandissimo errore".

(07 marzo 2010)

Articolo tratto da www.repubblica.it

VIDEO TRATTO DA SKYTG24

07 marzo, 2010

Decreto salva liste: la protesta del Popolo Viola

A Roma scendono in piazza i manifestanti auto convocati a chiedere il rispetto delle regole. Intanto Antonio Di Pietro rinnova i suoi attacchi al Quirinale. La Cei, prima criticia il governo e poi smentisce

 

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