Un Doblò per Totò

15 marzo, 2010

I redditi dei parlamentari italiani Berlusconi "guadagna" 8,5 milioni

 

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Il presidente del Consiglio si conferma il più ricco: nel 2009 ha dichiarato oltre 23 mln
Tra i leader di partito il primo è Di Pietro, con 193.211 euro. Seguono Bossi e Bersani

E' Tremonti il ministro più "impoverito". Crolla l'imponibile di Bertolaso: -40% in un anno

ROMA - Il reddito di Silvio Berlusconi nella dichiarazione Irpef del 2009 è di 23.057.981, circa otto milioni e mezzo in più rispetto all'anno precedente, quando era di 14.532.538. Il presidente del Consiglio rimane dunque il più ricco tra i parlamentari della Repubblica: è quanto emerge dalla consultazione delle dichiarazioni patrimoniali di parlamentari e membri del'esecutivo, a disposizione del pubblico da oggi. Tra i beni immobili intestati al premier risultano anche cinque appartamenti a Milano, due box sempre a Milano, e un terreno ad Antigua. Alla voce "variazioni in aumento" compaiono l'acquisto di un immobile sul Lago Maggiore a Lesa (Novara), la costruzione di un immobile sul terreno di Antigua e l'acquisto di un altro pezzo di terra sempre nei Caraibi.
In ascesa, anche se parliamo di cifre diverse, il reddito del presidente della Camera, Gianfranco Fini: nel 2009 ha dichiarato 142.243 euro di  imponibile, contro i 105.633 euro dell'anno precedente. Per il presidente del Senato, Renato Schifani, 190.643 euro con un aumento di circa 31 mila euro.
Tra i leader di partito, dopo Berlusconi c'è Antonio Di Pietro con 193.211 euro. Tuttavia, rispetto alla dichiarazione del 2008, l'ex pm ne ha persi circa 25 mila (ne denunciava 218.080). Al terzo posto Umberto Bossi con 156.405 euro: un "guadagno" di circa 22 mila euro nel confronto con i 134.450 dichiarati un anno prima. Segue a ruota il leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450 contro i 163.551 della denuncia del 2008. Il reddito più basso è quello del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, in "ribasso" da 142.130  a 123.005.

Vero e proprio "crollo", invece, per il sottosegretario di Stato e capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso: secondo la dichiarazione dei redditi, infatti, Bertolaso ha avuto un imponibile di 613.403 euro nel 2008 rispetto a 1.013.822 di euro del 2007, subendo così una flessione di circa il 40%.
Per quanto riguarda i ministri, il più "impoverito" risulta essere proprio quello dell'Economia, Giulio Tremonti. Nella dichiarazione del 2009 relativa ai redditi del 2008, infatti, Tremonti ha dichiarato un  imponibile di soltanto 39.672 euro rispetto ai 4,5 milioni dell'anno precedente. Il titolare dell'Economia ha iscritto un credito d'imposta di 70.376 euro. Nello specifico, il reddito complessivo di Tremonti è stato pari a 176.897 euro, ma con oneri deducibili dal reddito per 137.225 euro che hanno fatto scendere l'imponibile a 39.672 euro. Va meglio al ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che nel 2009 ha presentato un imponibile di 149.146, in leggero aumento rispetto all'anno precedente, quando era fermo a 133.561 euro. La Carfagna ha comprato casa in via del Tritone, avvicinando così l'abitazione al luogo di lavoro, mentre ha venduto l'appartamento che aveva a via Courmayeur.
Dopo il premier, il "paperone" del governo è però il ministro della Difesa Ignazio La Russa: dalla sua dichiarazione dei redditi, infatti, risulta un imponibile di circa mezzo milione di euro (517.078 euro, per l'esattezza). Fanalino di coda il titolare della Giustizia Angelino Alfano, che con i suoi 123.000 euro e spicci risulta essere il meno abbiente tra i componenti dell'esecutivo. Per il resto, tutti i ministri hanno redditi che si aggirano attorno ai 150.000 euro.
In particolare, il leghista Roberto Calderoli (Semplificazione normativa) è il più ricco tra i ministri eletti al Senato con un reddito imponibile di 183.299 euro. Segue il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli con 167.784 euro. Di poco inferiore il reddito del ministro della Cultura, Sandro Bondi, con 160.779 euro. Decisamente più staccato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: per lui l'imponibile lordo è stato nel 2008 di 115.915 euro.
Tra i componenti non parlamentari del governo, il più ricco è senza dubbio Gianni Letta. L'anno passato, infatti, il reddito imponibile del sottosegretario alla presidenza del Consiglio ammontava a 1.315.186 euro. Un distacco netto dal secondo classificato, l'allora sottosegretario e attuale ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che nel 2009 ha denunciato redditi imponibili per 634.968 euro. Nel 2009 l'ex senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo, ha dichiarato per il 2008 redditi imponibili pari a 187.039 euro.
A Maurizio Gasparri spetta il primato nella categoria dei capogruppo al Senato. Il presidente dei senatori Pdl ha infatti un reddito imponibile pari a 204.170 euro, a fronte dei 122.074 del suo vice, Gaetano Quagliariello. Al secondo posto figura il presidente del gruppo misto Mpa, Pistorio, con 139.310 euro di reddito imponibile, seguito dal presidente dei senatori Udc, Giampiero D'Alia (130.059), dal capogruppo della Lega Federico Bricolo (129.782) e dalla presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro (116.611). Conclude la classifica il presidente del gruppo dell'Idv, Felice Belisario, con 95.918 euro.
Il senatore a vita con il reddito più alto è l'ex governatore di Bankitalia, ex presidente del Consiglio e presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: nel 2009 ha denunciato 702.224 euro percepiti nell'anno fiscale 2008. Dietro di lui si piazza Giulio Andreotti con 522.408 euro, seguito da Sergio Pininfarina (487.226 euro), Oscar Luigi Scalfaro (230.101), Rita Levi Montalcini (200.094) ed Emilio Colombo (170.339). Il più "povero" è Francesco Cossiga, un altro ex capo dello Stato: nel 2008 ha percepito un reddito imponibile di 136.027 euro.
Per quanto riguarda la Camera, la top ten dei deputati milionari è tutta targata Pdl, con una folta rappresentanza degli avvocati presenti in Parlamento. Dopo il premier c'è Santo Versace: il deputato più ricco con 5.190.127 di euro. Seguono Antonio Angelucci (3.530.528), Amato Berardi (2.788.482), Giuseppe Consolo (2.524.904), Gaetano Pecorella (1.490.083), Niccolò Ghedini (1.345.235), Donato Bruno (1.293.235), Giulia Bongiorno (1.288.440) e Denis Verdini (1.282.034).

(15 marzo 2010)

Articolo tratto da www.repubblica.it

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