Un Doblò per Totò

24 agosto, 2009

Berlusconi a Tripoli con Frecce Tricolori

 

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Foto tratta da www.unità.it

La visita del presidente del Consiglio in Libia il prossimo 30 agosto è «opportunissima» e si farà. Lo conferma il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Mentre scoppia la polemica sulle Frecce Tricolori: un regalo al dittatore, protesta D'Elia, segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino, mente si alzano anche le voci del Pd e dei radicali.
«Il costo economico della esibizione in Libia delle Frecce Tricolori sarà forse ridicolo, ma il costo politico sicuramente serio per il nostro Paese. Come si fa a partecipare alle celebrazioni di un colpo di stato che ha instaurato una dittatura che dura da quarant'anni?», chiede Sergio D'Elia, segretario di Nessuno Tocchi Caino, in merito all'annunciata partecipazione il prossimo primo settembre delle Frecce Tricolori alle celebrazioni del quarantennale della rivoluzione che portò il colonnello Gheddafi al potere in Libia. «In questo modo - sostiene D'Elia - non solo si legittima, ma anche si celebra un regime che si è caratterizzato per la persecuzione di ogni forma di dissenso politico, per l'incarcerazione o la sparizione degli oppositori politici, per il massacro di migranti nelle carceri, per la pratica della tortura e della pena di morte».
«Assurdo inviare le Frecce Tricolori a Tripoli. È un vergognoso regalo al dittatore che pochi giorni fa ha accolto come un eroe il terrorista responsabile della strage di Lockerbie». È quanto afferma in una nota il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. «Abbiamo chiesto a Berlusconi di annullare la visita in Libia, Frattini ha risposto - aggiunge - che è indispensabile. La partecipazione della pattuglia acrobatica nazionale, però, è davvero troppo. L'Italia non può contribuire a celebrare il regime di Gheddafi».
«Quanto continua a costare agli italiani lo sdoganamento del dittatore libico?» chiedono i senatori radicali nel gruppo del pd Marco Perduca e Donatella Poretti in un'interrogazione al ministro della difesa. «Con la senatrice Poretti- aggiunge Perduca- abbiamo depositato un'interrogazione parlamentare per conoscere i costi di questa operazione che, la settimana prossima, porterà le frecce in esibizione anche nella russia putiniana. la visita del presidente berlusconi al grande amico dittatore muammar gheddafi dovrebbe aiutare a capire, tra le altre cose, come procede l'entrata in vigore del trattato italia-libia, un accordo che, contrariamente a quanto sbandierato anche dai ministri Maroni e La Russa, avrebbe dovuto bloccare le fughe dei disperati d'africa, ma che proprio in questi giorni ha appalesato la sua totale inefficacia confermando quanto denunciato dai radicali alla camera e al senato in sede di ratifica del trattato». Perduca spiega che «a coronamento di questo ritrovato alleato già finanziatore di terrorismi in tutto il mondo, il governo ha pensato bene di scomodare le "mitiche" frecce tricolori. infatti, il presidente del consiglio giungerà in libia coi piloti delle frecce che si esibiranno sul cielo di tripoli, alternandosi a una sessantina di mezzi libici e di altre nazioni della lega araba». per la pattuglia acrobatica nazionale, proseguono i radicali, «la trasferta libica sarebbe "soltanto una tappa" di un tour all'estero di più ampio respiro: da oggi, infatti, le frecce tricolori saranno impegnate a mosca. quanto costa accondiscendere alle prepotenze dei regimi anti-democratici corteggiati da berlusconi? ci sarebbe da invocare la diserzione!».

24 agosto 2009

Articolo tratto da www.unità.it

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