Un Doblò per Totò

14 giugno, 2009

"Vado da Obama bello e abbronzato" Berlusconi si prepara alla Casa Bianca

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Il premier in viaggio per Washington atteso per la prima visita ufficiale negli Usa
Sottolineare le sue gaffe sembra essere diventata la strategia del primo ministro

PORTOFINO - "Vado da Obama bello e abbronzato". Berlusconi esce dalla villa a Portofino e viaggia verso l'aeroporto di Genova dove l'attende il volo che lo porterà a Washington, per il primo incontro incontro ufficiale con il presidente Usa. Ha fretta ma non perde l'occasione per lasciare ai cronisti una battuta.
Sembra essere diventata la strategia del premier sottolineare le sue gaffe. Lo disse a Mosca, durante l'incontro con il leader russo Medvedev, nel novembre scorso. Il presidente Usa era stato appena eletto. "Barack Obama?", fu la domanda che si rivolse lo stesso premier. "Giovane, bello e abbronzato". Strategia ripetuta tre giorni fa, quando Berlusconi si è congedato dall'assemblea di Confartigianato: "E adesso scusatemi ma devo scappare via perchè sto combinando il matrimonio tra Noemi e quell'avvocato inglese, come si chiama...? Ah sì, Mills.... Gli porterò in dono un viaggio di nozze sugli aerei di Stato. Naturalmente gratis...".
Obama-Berlusconi: i temi in agenda. L'appuntamento tra il premier italiano e il presidente Usa è fissato per le 21 ora italiana. Un'ora di colloquio nello studio ovale della Casa Bianca per fare il punto sulla preparazione del G8 all'Aquila e per consultarsi sui temi internazionali, dal Medio Oriente all'Afghanistan, fino ai rapporti est-ovest, con la Federazione russa e la questione dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea.

L'ombra di Gheddafi. Una riunione che, precisano fonti diplomatiche di Palazzo Chigi, non sarà affatto velata da "irritazioni" dell'amministrazione americana dopo i giudizi espressi sugli Stati Uniti da Muammar Gheddafi durante la sua visita a Roma.
"Rafforzare l'impegno in Afghanistan". Sull'Afghanistan, il presidente del Consiglio ribadirà l'intenzione di rafforzare il ruolo italiano a Kabul come in Medio oriente, mentre sull'ingresso della Turchia nell'Ue i leader già concordano: Barack Obama riconosce ad Ankara il ruolo fondamentale di ponte tra Asia ed Europa, mentre Silvio Berlusconi da tempo si spende per l'ingresso del paese euroasiatico nell'Unione.
Da Guantanamo in Italia. In agenda anche l'immigrazione e la richiesta degli Stati Uniti di accogliere in Italia parte dei detenuti del supercarcere di Guantanamo, verso il quale il Cavaliere ha già espresso una predisposizione "assolutamente positiva". Quindi, saranno toccate le questioni di interesse bilaterali, come i rapporti commerciali e l'ingresso della Fiat in Chrysler.
In vista del G8 all'Aquila. Un capitolo a parte sarà dedicato al G8, al prossimo vertice "delle regole" per l'economia globale, ma anche delle tematiche ambientali. L'Italia vuole dare a questo vertice, che si svolgerà nel cuore dell'Abruzzo colpito dal terremoto, un'impronta molto specifica e molto vicina alla sensibilità del presidente degli Stati Uniti sulla grande crisi economica. Sullo sfondo, la gestione dell'economia e la necessità di trovare chiavi e formule per affrontare in modo strutturale le dinamiche della globalizzazione, a partire dalla possibilità di rendere permanente lo schema del G14 ( G8 allargato ad altri grandi paesi come Cina, India, Messico, Brasile, Sud Africa ed Egitto).
Rientro in nottata. Dopo l'incontro alla Casa Bianca, Berlusconi si recherà al Congresso dove avrà colloqui con la Speaker Nancy Pelosi e diversi esponenti del Parlamento Usa. Quindi il rientro in Italia in nottata.

(14 giugno 2009)

Articolo  tratto da www.repubblica.it

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