Un Doblò per Totò

04 maggio, 2009

L'Unione europea: l'economia in Italia andrà peggio

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In seguito al «significativo impulso negativo» proveniente dal 2008, «nel 2009 il Pil italiano è previsto registrare la più forte caduta annuale da parecchi decenni»: così la Commissione Ue, nelle previsioni presentate oggi, spiega il taglio delle stime sulla crescita dell'economia italiana.
Sottolineando però come alcuni indicatori lascino intravedere «una certa stabilizzazione dell'attività economica nei prossimi mesi». «Le previsioni per la prima metà del 2009 sono fortemente sfavorevoli. Gli indicatori di breve termine - spiega Bruxelles - indicano una protratta contrazione dell'attività economica. In particolare, la produzione industriale si è bruscamente contratta nei primi due mesi dell'anno ed è attesa una nuova caduta in marzo».
«Comunque - prosegue la Commissione Ue - alcuni indicatori lasciano intravedere una certa stabilizzazione nei prossimi mesi. La fiducia dei consumatori è migliorata in aprile e gli incentivi per l'acquisto di automobili più efficienti dal punto di vista energetico stanno avendo un impatto positivo. Anche la fiducia delle imprese è in ripresa in aprile dopo il crollo di marzo».
Nonostante ciò - sottolinea ancora l'esecutivo europeo - «nel primo trimestre 2009 è attesa una forte contrazione del Pil, che continuerà a ridursi attraverso gran parte dell'anno, prima di muoversi verso
una graduale stabilizzazione».
Secondo la Commissione Ue le previsioni di crescita dell'Italia sono più negative del previsto: il Pil nel 2009 farà registrare una flessione del 4,4%, per poi tornare - a politiche invariate - appena sopra lo zero nel 2010 (+0,1%). Lo scorso gennaio l'esecutivo Ue aveva previsto un -2% nel 2009 e un +0,3% nel 2010. Le nuove stime di Bruxelles sono un pò più pessimistiche di quelle del governo, che nella Relazione unificata ha indicato un -4,2% quest'anno e un +0,3% il prossimo.

04 maggio 2009

 

Articolo tratto da www.unità

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