Un Doblò per Totò

26 aprile, 2009

G8, il bunker sotto la caserma

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Un’altra cittadella sotterranea costruita a specchio

L’AQUILA. La Protezione Civile sta mettendo a punto tutto il necessario per la visita del Papa, che sarà qui martedì, ma intanto i preparativi per il G8 procedono a ritmo serrato. Ieri Guido Bertolaso ha guidato il premier Silvio Berlusconi per un’ora all’interno della caserma di Coppito: per fare il punto in vista del primo incontro di preparazione che si terrà a Roma domani. Berlusconi è anche sceso sotto terra: lì infatti c’è una seconda cittadella, la fortezza nascosta dentro il fortino della guardia di finanza. È un piano sotterraneo gigantesco, praticamente a specchio rispetto alla base di 38 ettari. Un bunker. Costruito mentre si alzava la cinta muraria, il bunker nasconde dei veri e propri tesori. E si può percorrere in automobile.
È stato progettato come una cassaforte gestita dalla mano militare della finanza. Vi si può scendere praticamente da tutti gli edifici principali della caserma, tutti collegati da strade sotterranee. Nel sottosuolo sono custoditi alcuni dei caveau della Banca d’I talia con dei fondi di riserva della Zecca dello Stato, ma, fra le altre cose, ci sta anche una copia in backup dell’anagrafe tributaria di Roma. Praticamente una fortezza che si attiva in caso di attacco a Roma, in particolare in caso di attacco informatico. Ma non è soltanto la caserma con le sue palazzine ad essere replicata nel sotterraneo. Anche l’eliporto (che è strutturato per far atterrare qualsiasi tipo di elicottero, e che in teoria potrebbe accogliere pure aerei militari con frenata immediata - come avviene nelle portaerei) ha nel sottosuolo degli spazi che contengono delle riserve di supporto bellico.
Le ampie capacità e la moderna struttura della cittadella sotterranea sono stati elementi fondamentali per convincere anche il premier a spostare il G8 di luglio nella caserma di Coppito: ed è stato un argomento decisivo anche per i Grandi del mondo. È chiaro che le strutture difensive, di protezione e di sicurezza sono già di altissimo livello: serve davvero poco per rendere la Scuola della Guardia di Finanza perfetta per un appuntamento di questo calibro. Lo ha spiegato lo stesso Guido Bertolaso: «Alla Maddalena il solo costo per la sicurezza dei Grandi era quantificato in 118 milioni, e là avremmo dovuto affittare due navi, che ci sarebbero costate altri 10 milioni, per ospitare i 3000 giornalisti accreditati. Con il trasferimento all’Aquila queste cifre vengono ricondotte a numeri risibili. A spanne - ha proseguito Bertolaso - le spese che dovremo affrontare saranno quelle per interpreti, mezzi di trasporto e opere leggere per l’a dattamento della caserma Giudice di Coppito. Una somma che dovrebbe oscillare tra i 10 e i 30 milioni di euro». Quindi soltanto per la sicurezza un risparmio di 100 milioni.

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È chiaro, però, che per quanto accogliente e sicura, la roccaforte non può contenere decine di migliaia di persone. Ecco perché lo stesso Bertolaso aveva già anticipato ieri che «si renderà questo summit molto più sobrio e più serio". La sobrietà significa riduzione drastica dei componenti delle delegazioni. L'ospitalità dei capi di stato nelle suite, ovviamente, impone di dare alloggio anche a gran parte delle scorte. Ma il capo della Protezione civile immagina possibile accogliere anche i componenti delle delegazioni, visti i 2500 posti letto nelle palazzine di cui dispone la caserma e l'efficienza della sala mensa, capace di preparare 3000 pasti all'ora. E poi c'è l'autoparco interno che è dotato di 150 box con annesse officine per riparazioni, stazioni di servizio e impianto di rifornimento carburante. Forse, nonostante le dotazioni tecnologiche e la buona capienza (1000 poltroncine), è l'Auditorium uno dei punti deboli: non sarebbe sufficiente a contenere il grosso delle delegazioni per una conferenza.
Ed è per questo motivo, probabilmente, che Bertolaso parla di alcune strutture leggere da realizzare. Lo staff del capo della Protezione civile, infatti, non esclude che possano essere piazzati alcuni prefabbricati nella zona attorno alla Scuola della Guardia di Finanza, proprio per riuscire a soddisfare le esigenze di tutte le delegazioni. La "cura dimagrante" delle delegazioni pare non sia messa in discussione da nessuno dei Grandi, anche se, come al solito, rimane qualche incertezza per gli Usa, che, in origine, avevano previsto una rappresentanza di mille persone: da soli occuperebbero quasi la metà dei posti a disposizione. Ma la macchina operativa per la preparazione del G8 nella caserma di Coppito ormai non si ferma più. Tra mille problemi, in una situazione di emergenza, ma nella convinzione che la scelta della fortezza dell'Aquila offre un riparo straordinario per assolvere i compiti di sicurezza richiesti dal vertice dei Grandi del mondo.

di Paolo Mantovan

(26 aprile 2009)

Articolo tratto da http://ilcentro.gelocal.it/

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