Un Doblò per Totò

03 aprile, 2009

Foggia, bus solo per immigrati L'ira di Vendola: "Aboliteli subito"

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Sulla linea 24 mezzi diversi per gli stranieri. Il tragitto
porta dal cuore della città al Centro di accoglienza

FOGGIA - Un autobus per i bianchi, uno per i neri. Non è un revival anni '50, ambientato in Alabama, né la storia di Rosa Parks, la donna di colore che si rifiutò di far sedere dei bianchi al suo posto; non è neanche una storia di Apartheid in Sudafrica. È quello che accadrà da lunedì a Foggia, nel 2009. L'azienda municipalizzata dei trasporti, infatti, ha istituito una linea differenziata della vecchia "24", che collega la città alla borgata di Mezzanone, che ospita il Cara, centro di accoglienza richiedenti asilo, e che sarà utilizzata esclusivamente dagli extracomunitari.
Un'iniziativa che il governatore regionale pugliese Nichi Vendola ha subito bocciato: "Credo che l'amministrazione di Foggia debba al contrario, se c'è richiesta, moltiplicare i servizi ordinari per tutti. E che la linea per gli extracomunitari di Foggia, che ha il sapore della separazione, debba essere abolita al più presto".
Le due 24 non avranno la stessa fermata: per gli immigrati sarà possibile salire al centro di accoglienza e giungere al capolinea della stazione ferroviaria di Foggia, mentre i residenti di Borgo Mezzanone saliranno nel centro abitato e scenderanno in via Galliani, a circa trecento metri e nei pressi della villa comunale. L'iniziativa segue quella istituita il 19 marzo per i collegamenti del Cara di Bari, che serviva ad evitare agli immigrati un tragitto di quasi tre chilometri per raggiungere la prima fermata utile. A Borgo Mezzanone la situazione è differente: il centro di accoglienza, che dovrebbe ospitare 550 persone, ne accoglie circa 800 e più volte si sono verificati episodi d'intolleranza da parte degli abitanti della borgata, stanchi di furti e molestie da parte degli immigrati. Più volte, gli autisti degli autobus sono stati aggrediti e hanno fatto richiesta di automezzi della polizia a scorta dei pullman di linea.
Le linee diverse sono state istituite per motivi di ordine pubblico. Polemica l'Acsi, l'associazione delle comunità straniere in Italia, a Foggia presieduta dal tunisino Habib Ben Sghaier: "L'integrazione non si fa così. Non posso credere che la prefettura abbia avallato una decisione simile. Questo è razzismo. Forse l'istituzione della nuova linea giunge perché gli abitanti di Mezzanone sono elettori e a giugno ci sono le amministrative". Borgo Mezzanone, però, è una frazione di Manfredonia, seppur più vicina a Foggia, dunque l'elezione del sindaco di Foggia c'entra poco. E proprio il primo cittadino Orazio Ciliberti chiarisce: "Non parliamo di razzismo, ma di opportunità di creare un servizio migliore. Nessuno impedisce agli immigrati del centro di accoglienza di percorrere due chilometri in più, arrivare nella frazione di Borgo Mezzanone e prendere il bus che parte di lì e arriva in centro. Alla base della decisione - continua Ciliberti - ci sono gli attriti tra immigrati e residenti a Mezzanone".

 

di PIERO RUSSO

(3 aprile 2009)

Articolo tratto da: www.repubblica.it

 

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1 commento:

  1. difficile giudicare senza conoscere meglio i dettagli che hanno portato a questa scelta...separare cmq non risolve il problema ma è solo di facciata: chi guiderà gli autobus per gli immigrati? altri immigrati ?

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