Un Doblò per Totò

13 aprile, 2009

Fini e Berlusconi: attacco a Santoro

 

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E' partito dalla tendopoli di Monticchio, vicino L'Aquila, quello che alcuni chiamano già «il nuovo editto bulgaro» su Michele Santoro. Oggetto degli attacchi di Berlusconi, Fini, Cicchitto e di alcuni esponenti del Pd, le affermazioni del giornalista nella puntata di Annozero di giovedì scorso dedicata appunto al terremoto in Abruzzo. La trasmissione, che denunciava ritardi e inadempienze nei soccorsi, non è piaciuta al presidente della Camera Gianfranco Fini che domenica, in visita in Abruzzo, per primo la definisce «indecente» e «l'unica cosa stonata in questa tragedia». Poco dopo arrivano le parole del premier Berlusconi: «Non parlo più di questo, ma mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione: la tv pubblica non può comportarsi in questo modo». Nel pomeriggio il neo-presidente della Rai Paolo Garimberti e il neo-direttore generale Mauro Masi annunciano di aver avviato sulla puntata «tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali». Al tempo stesso ribadiscono «pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione Civile per il terremoto in Abruzzo». Una solidarietà che Masi ricorda di aver già espressa sin dal primo momento.
Fatto sta che la polemica monta: e se Giorgio Merlo del Pd e Giorgio Lainati del Pdl, entrambi vicepresidenti della Vigilanza Rai, concordano nel chiedere un intervento dei nuovi vertici dell'azienda, Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti, esponenti di Art21 e del Pd, invece ritengono «grave» l'attacco del premier. Ma, un altro esponente del Pd e della Commissione di Vigilanza Rai, Enzo Carra, critica duramente Michele Santoro e la trasmissione "AnnoZero" sul terremoto in Abruzzo. «Se ci fossero stati errori e inadempienze nei soccorsi -afferma Carra- lo avrebbero saputo denunciare. Sui ritardi in Irpinia cadde un governo e poi un'intera classe dirigente. Abbiamo visto tante volte i politici contestati e fischiati, anche a cerimonie funebri. Invece stavolta tutti quelli che sono andati lì, da Berlusconi a Franceschini, sono stati accolti e non aggrediti. Ci sarà un motivo, no?». Infine è il leader del Idv, Antonio Di Pietro, ad intervenire stigmatizzando come «indecenti le pretese di Fini e Berlusconi».

13 aprile 2009

Articolo Tratto da: www.unità.it

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