Un Doblò per Totò

30 marzo, 2009

SINDACATI DI POLIZIA UNITI CONTRO IL GOVERNO: << NO ALLE RONDE >>

 

 

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«In tutto il mondo quando si pone il problema della sicurezza un governo opera con investimenti, mezzi e formazione del personale. Da noi invece c'è il fatto singolare di un governo che taglia gli investimenti ed introduce mezzi alternativi come le ronde». È questa la sintesi fatta dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, della questione che ha portato davanti al Viminale a Roma, sede del ministero degli interni, della protesta organizzata dai sindacati di polizia contro i tagli alla sicurezza. Sul tema è giunto anche il sostegno di Dario Franceschini. «Le ronde», ha spiegato Epifani, «a voler essere buoni, intralciano il lavoro delle forze di polizia, quando addirittura non creano problemi». Alla manifestazione hanno partecipato circa 250 rappresentanti del Siulp, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Consap, Ugl-Polizia di Stato, Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi-Mps, Uilps.
I sindacati della polizia di Stato sono scesi in piazza proprio «per dare un segnale forte a Berlusconi e Maroni perché siamo contro le ronde», come ha affermato Michele Alessi segretario nazionale del Siulp. «Vogliamo garantire la sicurezza - ha aggiunto- con i mezzi adeguati che devono essere potenziati anche economicamente. Siamo poliziotti ma anche fruitori della sicurezza». «Le leggi finanziarie continuano a tagliare i fondi alla sicurezza, causando, di fatto, un grave deficit nell'organico delle forze dell'ordine e gravi difficoltà gestionali delle risorse e dei mezzi di lavoro; se si va avanti così, si rischia il fallimento dell'azienda di sicurezza» si legge in un volantino che è stato distribuito ai manifestanti.
«Non ci sono i soldi per la benzina, le stampanti, le fotocopiatrici, sono stati ridotti e tagliati gli straordinari - prosegue Alessi - mancano mezzi e strumenti perché la battaglia principale è la prevenzione che deve essere fatta dalla polizia di Stato che deve avere gli strumenti adeguati». «Si tagliano - proseguono tutti i sindacati - 1.031 milioni di euro per la sicurezza e poi si stanziano 100 milioni per le forze di polizia. A conti fatti hanno tolto 931 milioni di euro alla sicurezza, negano il taglio e parlano addirittura di potenziamento. L'organico della polizia di Stato vanta un deficit di circa 7.000 unità: ogni anno 1.500 colleghi vanno in pensione e solo una parte vengono rimpiazzati».
Critico anche il sindacato più vicino al governo, l'Ugl. «La sicurezza è stata un cavallo di battaglia del governo ma poi non c'è stato lo stesso impegno nell'assegnazione delle risorse alle forze di polizia», ha detto il segretario generale Renata Polverini. «I tagli - ha spiegato Polverini - ci sono e nessuna risorsa aggiuntiva è stata stanziata in un momento in cui chiediamo alle forze di polizia di operare con il massimo impegno a tutela dei cittadini». Il segretario dell'Ugl ha ricordato che «i poliziotti operano con auto vecchie, spesso senza carburante e sono l'unica categoria che ha il pagamento degli straordinari in misura inferiore al servizio ordinario». Polverini ha chiesto quindi un incontro al ministro dell' Interno, Roberto Maroni. «Al di là della discussione sulle ronde - ha osservato - bisogna affidare a chi ha le competenze professionali la sicurezza dei cittadini. Questa - ha concluso - è una battaglia per l'interesse generale, al di là degli schieramenti politici».
«Mi è stato raccontato che ai poliziotti che dovranno operare al G8 è stato chiesto di anticipare di tasca propria le spese», ha fatto sapere intanto il segretario del Pd, Dario Franceschini, intervenuto alla manifestazione davanti al Viminale. «Mi è stato anche detto - ha proseguito Franceschini - che in molte città sono in trasferta permanente agenti di polizia per occuparsi della tutela dei soldati impiegati nei presidi fissi e per evitare che dalle ronde nascano problemi per la sicurezza».

30 marzo 2009

Articolo tratto da: www.unita.it

 

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