Un Doblò per Totò

23 febbraio, 2009

LA POLIZIA RESTA SENZA FONDI << SOLDI SOLO PER FARE BENZINA >>

IL CASO. Scoppia la polemica sui finanziamenti pro ronde e Comuni, prelevati da quelli per le forze dell'ordine. Lo dice il questore in una lettera a tutti gli uffici: «Nessuna riparazione delle vetture». I sindacati: «Il Dal Molin ha esaurito tutte le risorse».

Vicenza. «I soldi usateli per fare benzina. Siate parsimoniosi. Non ci sono fondi per la riparazione delle auto ferme, nè sono previste per eventuali nuovi guasti».
È quanto, in sostanza, scriveva il 20 gennaio scorso il questore Giovanni Sarlo a tutti gli uffici della polizia dislocati in città, a Schio e a Bassano. Il numero uno di viale Mazzini faceva riferimento ad una nota del ministero dell'Interno del 13 gennaio. Sì, 13 gennaio. Negli anni di vacche magre - tutti gli ultimi - di solito, spiegano i sindacati, queste note arrivavano a settembre-ottobre-novembre, cioè a fine anno, per dire che gli stanziamenti erano esauriti. Per il 2009, sono finiti ancora prima di cominciare.
La polemica scoppia ancora più violenta in questi giorni, da quando è stato approvato il decreto che prevede fra l'altro l'introduzione delle ronde. Una scelta del governo che ha fatto imbufalire le forze dell'ordine, che ritengono si tratti di «una rinuncia dello Stato alla gestione esclusiva e responsabile di una funzione imprescindibile, essenziale e non cedibile: la funzione di polizia», scrivo i sindacati nazionali uniti di tutte le sigle, di destra e di sinistra.
Nei 100 milioni di euro destinati alla creazione delle ronde, ci sono anche soldi distratti al capitolo delle forze di polizia. «Non siamo d'accordo con la distrazione dei fondi per la sicurezza, destinati ai Comuni per creare una sicurezza urbana effimera», sottolinea Bruno Zoppè del Siap.
«A Vicenza la polizia fra pochi giorni resterà senza benzina e senza soldi per aggiustare le auto di servizio - chiarisce Salvatore Cosentino, segretario provinciale della Silp -. Oramai le vetture sono pronte ad essere rottamate direttamente. Basta vedere quelle della Digos (la nostra Fiat bravo ha 202 mila chilometri e i sedili sfondati), senza dire di quelle usate per il controllo del territorio, le volanti». E Cosentino fa esplicito riferimento al caso Dal Molin: «Vengono impiegati poliziotti nell'arco delle 24 ore con le stesse auto, poiché non ce n'è per il cambio. Quanto dureranno?».
Sul caso Dal Molin, anche Roberto Meridio del Siulp, Oscar Acciardi del Sap, Luca Prioli del Coisp e Andreino Sabatino della Uil avevano sottolineato come la scelta del ministero è stata quella di mandare rinforzi quotidiani per controllo e manifestazioni. Un'opzione assai costosa. Ma la questura di Vicenza non è stata potenziata, con funzionari e personale costretti a continui turni di ordine pubblico, a scapito dell'attività quotidiana a favore dei cittadini e di quella investigativa.
Certo è che la polizia non resterà con le auto in garage perchè non ci sono i fondi per la benzina. Il pieno verrà fatto, e qualcuno un giorno pagherà. Ma è già accaduto che alcuni servizi informatici saltino all'improvviso poiché Roma non ha onorato i contratti con le aziende fornitrici, creando non pochi disguidi all'attività.
«Le ronde di volontari sono pressoché inutili per fare reale prevenzione». E la sicurezza a Vicenza, chiedono i sindacati?

Diego Neri
22/02/2009
Articolo tratto da :www.ilgiornaledivicenza.it


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