Un Doblò per Totò

21 novembre, 2008

TAGLI, L'A.N.C.I. AI COMUNI: NON PRESENTATE I BILANCI DEL 2009

Come anticipato dal nostro giornale, l'Anci invita tutti i Comuni a non presentare i bilanci di previsione dell'anno 2009 entro il 31 dicembre, in attesa che il governo riveda i contenuti della manovra finanziaria. La decisione del direttivo è stata dettata dalla situazione drammatica che i Comuni stanno attraversando e che è dovuta ai tagli contenuti nei provvedimenti del governo Berlusconi a partire dalla manovra di quest'estate. Una situazione ancora più difficile con l'aggravarsi della situazione economica e finanziaria.

Troppi tagli da una parte e la possibilità di agire sulla leva fiscale che è venuta meno, fanno lanciare l'allarme dell'Anci: c'è la «reale impossibilità per i Comuni di chiudere i bilanci per la rigidità delle voci di spesa e dunque la oggettiva incapacità di programmazione delle attività e mantenimento dei servizi essenziali per cittadini e imprese».
L'Anci ricorda nel dettaglio i tagli che i Comuni hanno subito: con la manovra estiva partecipano al risanamento dei conti pubblici per un importo pari a 1,340 miliardi di euro e hanno avuto una decurtazione del fondo ordinario pari a 200 milioni di euro. Vi è poi il mancato gettito Ici prima casa pari complessivamente a 2,864 miliardi di euro per il 2008 e a 2,604 miliardi a decorrere dal 2009.

Ci sono poi le riduzioni di fondi destinati ai Comuni, come quello riguardante le politiche giovanili pari a 55 milioni; edilizia scolastica pari a 23 milioni; trasporto pubblico pari a 37 milioni; fondo per le politiche sociali pari a 275 milioni di euro; fondo per l'inclusione sociale pari a 100 milioni, il fondo unico per lo spettacolo di circa 100 milioni di euro.

«L'insieme di queste disposizioni - si legge nel documento del direttivo dell'Anci - determina un sostenziale blocco delle entrate comunali ed un necessario contenimento della spesa pubblica locale con effetti conseguenti sul livello delle prestazioni dei servizi erogati».

L'Anci sottolinea come la Finanziaria è stata «progettata e approvata in un contesto economico e sociale totalmente diverso da quello che si è poi materialmente verificato» con la crisi economica e finanziaria.

Per uscire da questa situazione, l'Anci propone di mettere in campo «indispensabili azioni pubbliche volte a rilanciare il sistema degli investimenti infrastrutturali del Paese» e chiede al «governo un piano di investimenti nazionali composto da interventi nel campo delle infrastrutture e della valorizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni e dello Stato».

L'associazione suggerisce di escludere le «spese di investimenti per realizzare questo progetto dal patto di stabilità interno e siano finanziate attraverso la partecipazione attiva della Cassa depositi e prestiti».

Infine, chiede un'anticipazione del termine del 30 aprile per la presentazione da parte dei Comuni delle certificazioni relative al mancato gettito Ici sulla prima casa al fine di evitare «forti problemi di cassa».

20 Nov 2008

Articolo tratto da : www.unità.it
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