Un Doblò per Totò

24 ottobre, 2008

IL FINTO DIALOGO DELLA GELMINI TAVOLO CON GLI STUDENTI GIA' SALTATO


Berlusconi: in piazza dei facinorosi

Prima di partire, il dialogo tra gli studenti e il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, è già finito. L' Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti medi hanno deciso di abbandonare il confronto con il ministro perché non sono state rispettate le loro richieste: lo stralcio degli articoli 16 e 66 della legge 133.

«Non ci siamo nemmeno seduti al tavolo perché riteniamo che il ministro non abbia ascoltato il movimento», ha detto Federica Musetta, coordinatrice nazionale dell'Udu. Per la Musetta «non ci sono le condizioni per aprire il dialogo». La tela del dialogo si è subito spezzata quando la Gelmini «ci ha detto che non ritirerà questi provvedimenti» ha concluso la coordinatrice nazionale dell'Udu.
Sulla stessa linea la Rete degli Studenti medi che attaccano: «Per noi l'intera riforma è solo un modo per risparmiare 8 miliardi di euro» ha detto Luca De Zolt portavoce dell'organizzazione. De Zolt sottolinea che «Su questo il ministro non ci ha risposto». E allora si proseguirà con le proteste: «Continueremo con le proteste e ogni scuola deciderà singolarmente se occupare. Continuerà la nostra mobilitazione, ampia, pacifica e non violenta» conclude il portavoce della rete degli Studenti medi.

Ora sono attese al confronto con la Gelmini altre organizzazioni, tra cui Azione studenti e il Movimento degli studenti cattolici ma pare che manchino all'appello le organizzazioni della sinistra studentesca.

Intanto fanno ancora discutere, le parole pronunciate venerdì mattina da Berlusconi contro chi sta protestando contro il decreto Gelmini suonano dure. «Tra i manifestanti ci sono gruppi di facinorosi - ha tuonato il presidente del Consiglio - Hanno l'appoggio dell'estrema sinistra e dei giornali». Deve aver dormito male Berlusconi, o forse giovedì sera deve aver visto alla televisione quella massa di «facinorosi» che da Torino a Palermo ce l'ha con lui: mamme e papà, ragazzi dalla faccia pulita, maestri e professori. Tutti a dire che l'idea del maestro unico e i tagli alle università sono una delle cose più nefaste che possano capitare alla scuola pubblica italiana. Non è bastato l'appello del segretario del Pd Walter Veltroni che giovedì ha chiesto al governo di fare una cosa di buon senso: ritirare il decreto e riaprire un tavolo di discussione con chi a scuola ci lavora o ci va tutti i giorni.
Dal canto suo, in attesa della manifestazione di sabato dove la protesta sulla scuola avrà un ruolo centrale, il Pd ha raggiunto un primo risultato: «Siamo riusciti ad ottenere il rinvio dell'esame del decreto Gelmini - spiegano i senatori Franca Biondelli, Paolo Nerozzi e Vincenzo Vita - Speriamo che tra ostruzionismo parlamentare e proteste di studenti, docenti e famiglie il governo si ravveda».

Pubblicato il: 24.10.08 Modificato il: 24.10.08 alle ore 15.30
Articolo tratto da: www.unita.it
Il mio Blog è:www.lucafaccio.it
La mia e-mail è: info@lucafaccio.it

Nessun commento:

Posta un commento