Un Doblò per Totò

31 gennaio, 2008

LETTERA AL DIRETTORE DELLA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Gentile Dott. Pier Virgilio Dastoli, sono il Dott. Luca Faccio da Bassano del Grappa (VI), sono laureato in Scienze dell'Educazione e dal 2005 attraverso il mio blog www.lucafaccio.it mi sto occupando della problematica legata al mancato recepimento della raccomandazione europea nr. 98/376/CE inerente il contrassegno europeo per disabili.
Il mancato adeguamento è legato, come lei ben saprà, ad una problematica di carattere legislativo riguardante la legge sua Privacy e in particolare l'art.74 comma 1 che impedisce l'esposizione di dati sensibili riguardanti la persona ed eventuali simboli che indentifichino la specificità del permesso.
L'eliminazione del simbolo, crea non poche difficoltà in quanto le autorità competenti non riescono a distinguere la natura di tale tagliando. Per cercare di risolvere tale incongruenza legislativa ho inviato in data 26 Giugno 2007 una lettera al Garante per la Privacy Prof. Francesco Pizzetti, in cui ho illustrato la problematica ma purtroppo non ho ancora ricevuto risposta. Premesso ciò, le chiedo se può spiegarmi il motivo per cui la raccomandazione europea non ha maggior valenza rispetto alla legge sulla privacy.
Nel disegno di legge Nicolais nr. 1859, è stato inserito l'art. 20 in cui si chiede di modificare l'art. 74 comma 1 al fine di evitare conflittualità nell'esposizione di dati personali.
In seguito alla caduta del Governo Prodi, questo disegno di legge non è stato approvato ma le persone disabili, nel caso in cui si trovino all'estero esponendo il contrassegno vigente in Italia, sono passibili di contravvenzione. Ritengo che ciò non sia corretto, in quanto la multa non è responsabilità del cittadino. Le chiedi infine: in che modo si può risolvere tale questione?
La ringrazio anticipatamente e le comunico che la sua risposta sarà pubblicata sul blog.

Cordiali saluti. Dott. Luca Faccio

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