Un Doblò per Totò

30 ottobre, 2007

BERLINO IN CARROZZELLA di Massimo Arduini

Foto di: Massimo Arduini
Il sig. Massimo Arduini di Pesaro mi ha scritto una lettera correlata di foto per descrivere a tutti la sua esperienza riguardante le berriere architettoniche durante un viaggio a Berlino. La pubblico qui di seguito perchè desidero che possiate prenderne tutti visione e fare le vostre considerazioni, le mie sono che: "SE SI VUOLE SI PUO'". Non è impossibile rendere le città accessibili a tutti. Invito i nostri DIPENDENTI=POLITICI a darsi da fare affinchè anche in italia si raggiungano gli stessi risultati.

Volevo portare a conoscenza la mia esperienza di viaggio in Germania nel mese di agosto 2007. Già passata la frontiera, ci si rende conto della differenza di tecnologia applicata, ascoltando i messaggi che arrivano dal navigatore: tempestivi, precisi e mai superflui. Per non parlare dei pannelli posti sulle autostrade:efficientissimi. Ma di questo ne parlerò un’altra volta. Sono paraplegico in carrozzella, e quello che ho visto visitando Berlino, ha del fantascientifico, per come siamo abituati in Italia: tutta la città (tenete presente che ha un’estensione di sei volte Parigi) è tranquillamente percorribile in carrozzella, non ci sono gradini da superare e, se proprio se ne incontra uno, a fianco passa la pista ciclabile (in tutta la città!) senza gradino. Ma la sorpresa viene dai mezzi pubblici: la metropolitana è accessibile in alcune stazioni (ben segnalate) con ascensori a dir poco lussuosi, ma la sorpresa sono gli autobus: sono riuscito a girare in lungo ed in largo, praticamente dappertutto. I mezzi che possono ospitare persone in carrozzella sono ben segnalati, come si vede bene dalla foto. Inoltre, le pedane di attesa, sono rialzate rispetto alla sede stradale, in modo di essere quasi a livello del pavimento del bus. Ma non è finita: qui comincia il bello. Quando l’autista ti vede, apre la porta centrale, scende (si, scende!) ti apre una pedana in alluminio mimetizzata nel pavimento e, se sei solo, ti aiuta a salire!

Nel caso della foto, ci pensa un mio amico ad aprirla.

Un’altra cosa che non rientra nei canoni degli italiani, è la gente che è all’interno, si sposta tutta per darti la possibilità di arrivare al posto a te assegnato, con tanto di maniglioni, ed una sbarra che ti blocca, non fisso, ma in maniera sufficiente. Alla fine non serve altro che richiudere la pedana, se sei solo lo fa l’autista, tutto qua.

Ora io mi chiedo, quanto costerà in più un automezzo con questo accorgimento? E quanto costerà in più alzare le pedane di accesso ai mezzi?

Agli amministratori locali la risposta.

Arduini Massimo

Ringrazio il sig. Arduini per ever condiviso con tutti noi la sua esperienza.

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