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Sono rimasto profondamente colpito nell'apprendere che presso la basilica di Santa Anastasia a Roma il rettorre don Alberto Pacini ha organizzato un gruppo costituito da almeno 186 persone che riescono a coprire tutta la settimana con dei turni presso il "Call center della fede".
Trattasi di un servizio telefonico attraverso il quale le persone possono chiedere l'intercessione per mezzo della preghiera per le proprie necessità senza doversi recare in chiesa.
"Ci sono tante persone che sono impossibilitate, per serie ragioni, a venire in chiesa per pregare e ce ne sono altrettante che hanno bisogno di aiuto o di un semplice conforto - spiega padre Gregorio, aiutante del rettore e attivo telefonista del "call center" - Il nostro servizio è rivolto a tutta questa gente".
Credo che la preghiera sia una dimensione così intima che non si possa delegare a nessuno non penso servano spazi o luoghi particolari certo serve la voglia e l'impegno di ascoltarsi e se per caso ci sono delle persone che non possono per esempio raggiungere i propri luoghi di culto va fatto in modo che queste possano vivere anche questa dimensione in modo dignitoso.
Ritengo che non ci si possa nascondere dietro il ritmo frenetico della vita di oggi e dire che non si ha il tempo di pregare se ci si crede basta farlo.
Cosa ne pensate?
Fonte: www.repubblica.it
il call center della fede non l'avevo mai sentito....
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