Un Doblò per Totò

06 aprile, 2006

IL PREMIER INSULTA CHI VOTA SINISTRA "NON CI SONO COSI' TANTI COGLIONI"

Foto: www.repubblica.it
Ieri 4 Aprile 2006 il Premier Silvio Berlusconi durante l'incontro con gil associati della Confcommercio a Roma ha dato dei "coglioni" agli elettori di sinistra ed ha inoltre aggiunto "Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi". Le espressioni usate dal Presidente del Consiglio mi sembrano squallide e ignobili verso il paese che teoricamente dovrebbe rappresentare ed aggiungo inoltre che in più occasioni ed in diversi periodi del suo attuale mandato ha ribadito che lui ha firmato un contratto con gli Italiani.A tal proposito ci tengo a sottolineare che con me Berlusconi non hai stipulato nessun contratto e che per me la sua politica non è adeguata per il nostro paese. Il cavaliere dopo essersi reso conto degli effetti provocati da tale espressione cerca di correggere il tiro rispondendo così alle domande dei giornalisti: "La mia era ironia, loro invece lanciano accuse serie", dice riferendosi al centrosinistra. "Loro mi hanno dato del delinquente politico e l'hanno detto sul serio, sto aspettando ancora le scuse. Loro mi chiamano assassino e mandano i loro plotoni telecomandati in ogni occasione". "Io l'ho detto con il sorriso sulle labbra, ci ho scherzato sopra", ma con mia grande gioia attraverso il video si può vedere chiaramente che il Premier era assolutamente serio mentre pronunciava quella frase. GUARDA IL VIDEO. Ovviamente i suoi alleati lo difendono cercando di giustificare la sua espressione ed anche rincarando la dose come la Mussolini aggiungendo altri aggettivi offensivi al termine "coglioni", la sinistra pretende invece che il Premier si scusi con gli elettori i quali oggi hanno fatto sentire la propria voce attraverso i blog su internet e manifestando il loro dissenso tramite i mass media. Mi sento profondamente offeso per la frase che Berlusconi ha usato perchè per me il Presidente del Consiglio in questo modo ha dato conferma che attraverso la sua politica il popolo italiano non è libero di esprimersi. Con questo mio articolo ribadisco nuovamente con forza il mio dissenso ed anche se non accetto le offese del Premier dichiaro che sono orgoglioso di essere un "coglione".

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