Un altro evento dove si è cercato di affrontare tematiche di una certa pregnanza sociale è stato durante "LA NOTTE BIANCA A NAPOLI" svoltasi Sabato 29 Ottobre 2005 dove il comico genovese Beppe Grillo e il padre Comboniano Alex Zanotelli desideravano porre all'attenzione dei partecipanti a tale evento un analisi critica sulla problematica della privatizzazione dell"acqua.
Tale tematica non è stata affrontata dai due interlocutori perchè sono stati invitati dagli organizzatori della manifestazione a non discutere di tale argomento.
Come scrive Grillo sul suo Blog www.beppegrillo.it nel Post dal titolo"Acqua e censura" scritto il 4 Novembre 2005 dove appunto viene dipanata tale vicenda Grillo fa notare che i responsabili della manifestazione hanno persuaso Zanotelli a non fare il proprio intervento in quel contesto ma che comunque Alex avrebbe avuto la possibilità più tardi in un altro luogo di leggere il proprio intervento.
Da quanto ho detto e da altri fatti che ci circondano non mi pare ci sia permesso di esprire liberamente i nostri pensieri e se in qualche modo decidiamo di farlo c'è sempre qualche "nuovo esperto" che sbuca da chissà dove che"premurosamente"come una nonna fa con i propri nipoti ci dice di stare tranquilli che tanto è tutto sicuro e sotto controllo.
Rintengo che solo attraverso il dialogo e lo scambio di idee l'essere umano possa crescere e conoscere; questo scambio può avvenire in vari modi e all'interno di molteplici contesti come può essere per esempio un momento di aggregazione come "LA NOTTE BIANCA" o un area dove Grillo può tenere un suo spettacolo e Zanotelli una sua conferenza.
Vedere che i mezzi attraverso i quali dovrebbe diffondersi l'informazione sono pilotati per non permettere la divulgazione di determinate tematiche mi fa proprio schifo.
Discutere di ecologia urbanistica politica ecc mi pare sia utile a tutti indipendentemente dal ruolo e dal ceto sociale che ogni individuo ricopre nel proprio contesto in cui si trova.
Dobbiamo essere grati a chi ci mette a disposizione la propria esperienza di vita per aprirci gli occhi difronte a qualsiasi forma di ingiustizia e non come contrariamente accade impedirgli di esprimersi per continuare a mantenere una certa politica di potere negando così la libertà di esprimere liberamente le nostre idee.
06 novembre, 2005
SI POSSONO ANCORA ESPRIMERE LIBERAMENTE LE PROPRIE IDEE?
Questo articolo nasce dopo una riflessione che si dibatte in me da qualche tempo ma che si è rinforzata ultimamente ascoltando le polemiche causate dai mezzi di informazione nei confronti del cantante-attore Adriano Celentano e sulla sua trasmissione "Rockpolitick" in onda su Rai Uno dove Adriano a suo modo tratta ed esprime alcune considerazioni su alcune tematiche di grande attualità come la politica la situazione ambientale e la libertà di espressione.
Nei grandi salotti televisivi i conduttori e i vari ospiti si preoccupano di discutere se la Rai ha fatto bene o male a permettere a Celentano di poter fare tale trasmissione.
Credo che se la nostra tv di stato non avesse veramente voluto che il conduttore si esprimesse secondo il proprio stile non gli avrebbe concesso uno spazio televisivo o mi sbaglio?
Mi sembra che ad alcuni personaggi come Beppe Grillo, Michele Santoro, Enzo Biagi e a tanti altri siano riusciti ad impedirgli di esprimersi in tv.
Tengo a precisare che personalmente la trasmissione di Celentano mi piace molto perchè tratta temi attuali in modo incisivo e schietto di conseguenza riterrei molto più saggio e utile che i condutori e i vari ospiti nei vari salotti televisivi prendessero in esame le temantiche affrontate da Celentano e iniziassero a stendere dei piani di intervento interagendo con i cittadini per risolvere le temantiche sociali ambientali e non solo.
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RispondiEliminaAnch'io sono convinto che nel nostro paese non si possa esprimere liberamente le proprie idee.
RispondiEliminaQuello che mi stupisce è vedere i giornalisti e anche numerosi artisti che non dicono niente per paura di perdere il loro lavoro da privilegiati.
...e ci ostiniamo a credere che l'omertà esista solo nelle regioni del sud.
Prof.Spalmalacqua
Voglio presentarmi, sono Franca di Roma, disabile da dieci anni. Finalmente dopo tanta attesa per un posto di lavoro riesco ad reinserirmi nelle categorie protette,partecipo quest'anno a due bandi per enti pubblici legge 68/99;I.S.T.A.T.ed A.R.E.S. 118, insieme ad altri diversabili.Entrati in graduatoria, veniamo chiamati per una prova( pacchetto office)ma non avendo avuto esperienza in merito,ci siamo comunque impegnati per superare la prova. Svoltasi il 4/09/2007,abbiamo saputo dall'ufficio del lavoro di non essere idonei.Per quale motivo la legge non favorisce l'inserimento e la formazione? Avendo gli obblighi di legge che purtroppo non vengono applicati.
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