Un Doblò per Totò

13 novembre, 2010

Ascoltare i disabili, un segno di civiltà

Sono stanco che chi ci governa non dia nessuna risposta per aiutare chi è in difficoltà e sappia solo dire che non ci sono i soldi perché c’è la crisi economica, anche se comunque se si vuole i soldi si trovano.
La maggior parte dei politici guarda solo al potere e ai propri interessi senza ascoltare i bisogni dei cittadini che per questo si sentono abbandonati.
Non è civile che dei genitori debbano portare il Ministro della Pubblica Istruzione, On. Maria Stella Gelmini in tribunale per veder garantito il sostegno scolastico ai propri figli, o mi sbaglio?
La vita è bella e va vissuta fino in fondo, anche se il cammino di chi ha una disabilità è più tortuoso rispetto agli altri ed è proprio per questo che la classe dirigente dovrebbe porre maggiore attenzione verso queste persone e non solo.
Attualmente la persona disabile viene considerata un soggetto debole sul quale non vale la pena di investire. Di conseguenza chi ha un handicap viene visto come un peso ed ecco che questa concezione fa emergere anche l’idea che per esempio si potrebbero riaprire le scuole speciali.
Se al contrario considerassimo la persona disabile un soggetto ricco di potenzialità, i tagli nella scuola non si farebbero, i genitori non dovrebbero investire tempo, denaro ed energie per trascinare il Ministro Gelmini in tribunale, sottraendo magari del tempo alle cure del figlio o agli altri membri della famiglia.
Invito tutti i genitori a non arrendersi mai e a continuare a lottare per affermare i diritti dei propri figli e anche per il bene dell’intero paese stimolandolo a diventare più civile.


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di Luca Faccio

Articolo tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/lfaccio/

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