Un Doblò per Totò

17 maggio, 2010

Manovra, Tremonti prende tempo "Ancora nessuna decisione presa"

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La correzione dei conti dovrebbe essere nel 2011 di 12,5 miliardi, per arrivare nel 2012 a circa 25. Le ipotesi di "tagli di spesa" e rinvii di rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Forse intervento anche sulle pensioni

ROMA - "Tutte le voci in questi giorni in circolazione sulla manovra sono tanto confuse quanto confusionarie. Nessuna decisione è stata presa e le decisioni prese saranno comunicate nelle forme appropriate". Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sembra fare piazza pulita sulle indiscrezioni circolate in queste ultime ore sulla manovra da 25 miliardi che il governo sarà chiamato a varare nei prossimi giorni. 
La precisazione arriva nel giorno in cui si dice che la Finanziaria sarà pronta quasi certamente tra la fine di maggio e i primi di giugno, sebbene tutti siano d'accordo sul fatto che i dettagli ancora non si conoscono.
Nel frattempo scende in campo il leader della Lega, Umberto Bossi, per sottolineare come sia "l'Europa che imporrà" a Tremonti "una manovra pesante perchè la sta imponendo a tutti i paesi che hanno un forte debito pubblico: dopo la Grecia, la Spagna e il Portogallo c'è anche l'Italia". Del resto da Berlino il cancelliere Angela Merkel ha ancora tuonato contro i paesi indebitati e la disparità tra la solidità economica nell'Eurozona che mette a rischio la moneta unica. Ed "europea" è anche la definizione che Tremonti sceglie per la finanziaria 2010.
Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, anche lui a Berlino per il congresso del sindacato Dfb avverte però che il sindacato sarà disponibile al dialogo se si tratta di una manovra "equa, che colpisce gli sprechi veri, chi ha di più".
E' ormai data per scontata, comunque, una stretta su statali e pensioni e l'adozione del taglio del 5% per le indennità parlamentari e dei manager pubblici di primo piano, ad iniziare dai presidente delle Authority, e dai magistrati, aggiunge Bossi.

Su questo tema, in linea con quanto stanno già adottando i diversi governi europei, è tornato il ministro Calderoli e un pò tutti gli esponenti del governo sembrano in verità d'accordo su questo sacrificio per far meglio digerire i provvedimenti che verranno presi. Misure che, in base alle indiscrezioni "confuse" a cui fa riferimento il responsabile di Via XX Settembre, potrebbero far lievitare la manovra dai 25 miliardi finora accreditati e ripetuti dal ministro Brunetta, a poco meno di 28. Per quest'anno comunque la correzione, concordano un pò tutti, sarà con ogni probabilità tra i 12,5 e i 13 miliardi. Una cifra consistente che potrebbe colpire anche i finanziamenti delle grandi opere.
La Cgil si dice disponibile al dialogo ma su un eventuale sciopero avverte che "se il governo tirerà dritto faremo altre scelte".
La Finanziaria che il ministro Tremonti avrebbe definito "europea" dovrà incardinarsi su "lotta all'evasione e certamente su tagli agli sprechi", ha assicurato Brunetta, secondo cui si interverrà su "tutte le grandi voci negative della spesa corrente, e ce ne sono tante. Le categorie che saranno toccate protesteranno, ma sono sicuro che gli italiani capiranno".
Tra conferme e smentite i capitoli più controversi della manovra riguardano statali e pensioni.

STATALI
- L'ultima finanziaria ha accantonato le sole risorse per la vacanza contrattuale. Mancano così i fondi per i rinnovi. La posta - ha calcolato la Corte dei conti - varrebbe 5,3 miliardi per il prossimo triennio. Tra le ipotesi allo studio dei tecnici ci sarebbe anche il congelamento, seppure temporaneo, degli aumenti per il personale pubblico non contrattualizzato: la misura varrebbe tra un miliardo e un miliardo e mezzo. E' il comparto pubblico che contempla appunto i magistrati, i prefetti, i professori universitari e le Forze armate. Un ulteriore stretta arriverebbe dallo slittamento delle buonuscite dello Stato ai dipendenti che vanno in pensione.
Complessivamente sono attesi risparmi tra i 6,5 e gli otto miliardi.

PENSIONI
- Il ministro Brunetta ha confermato che è allo studio il blocco di una delle due 'finestre' per le pensioni di anzianità previste per il 2011. "Il ritardo di qualche mese per chi aveva deciso di andare in pensione, è un sacrificio ? Chiamiamola piccola iattura, ma non mi sembra una cosa insopportabile di fronte a tutto quello che sta succedendo in Europa e in giro per il mondo", ha detto. Secondo alcune ricostruzioni potrebbe valere un miliardo l'anno. Una nuova stretta sarebbe inoltre in programma sulle false pensioni di invalidità e su quelle cosiddette di 'accompagnamento'.

ENTRATE
- oltre al mancato rifinanziamento dell'imposta agevolata al 10% sui premi di produttività si parla soprattutto di lotta all'evasione da intensificare oltre ad una sorta di regolarizzazione per gli immobili 'fantasma' che l'Agenzia del Territorio ha identificato; nuovi controlli inoltre sul fronte dei giochi pubblici. Al momento più che nuovi giochi sarebbero infatti allo studio norme contro il gioco clandestino, con una particolare attenzione ai giochi on line e ai gestori stranieri che operano in Italia senza rispettare la normativa.

(16 maggio 2010)

 

Articolo tratto da www.repubblca.it

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