Un Doblò per Totò

03 maggio, 2010

Immunità per le auto blu: La proposta è passata

 

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Secondo un emendamento agli autisti delle auto del Palazzo non si possono sottrarre i punti dalla patente per nessun tipo di infrazione

E' ufficiale: l'emendamento choc in discussione in questi giorni in Parlamento, quello del senatore Cosimo Gallo (Pdl) che ha proposto l'esenzione dal ritiro dei punti della patente per gli autisti di auto blu, è stato approvato noostamte il fatto si tratti si una vera e propria immunità a qualsiasi tipo di infrazione e le tante polemiche scatenate.
"Sull'emendamento che istituisce una patente speciale per chi guida le auto blu - spiega infatti ul capogruppo del PD in Commissione Lavori Pubblici del Senato, Marco Filippi - ci siamo battuti in Commissione, ed abbiamo votato contro. Ma siamo riusciti solo ad ottenere che la norma sia soggetta ad un preciso regolamento del Ministro dei Trasporti."
La proposta stupisce per due motivi: il primo è legato al fatto che va in senso opposto a tutti i tentativi di rendere più sicure le nostre strade (con relativi aumenti di sanzioni per tutti), il secondo perché arriva proprio nel momento in cui si discute sulla necessità di eliminare le auto blu. Non si è infatti ancora placata la polemica sulle troppe vetture di servizio visto che nel 2009 il parco vetture della pubblica amministrazione è cresciuto del 3,1% passando da 607.918 a 626.760 unità. E solo tre anni fa erano 574 mila. Un numero di mezzi che ci spiazza sempre più rispetto al resto del mondo dove l' Italia batte gli Usa (ma anche Francia, Inghilterra e Germania) dieci a zero nel rapporto di macchine del Palazzo. Un rapporto incredibilmente alto perché, a fronte delle nostre oltre 600 mila auto blu, ce ne sono 72.000 negli Usa, 61 mila in Francia, 55 mila nel Regno Unito e 54.000 mila in Germania, fino ad arrivare alle 22 mila del Portogallo, fanalino di coda nella top ten delle auto di rappresentanza, che ogni anno vede l' Italia in testa.

Ma non è solo una questione di rapporto: più di 600 mila auto blu sono un numero impressionante anche in assoluto visto che corrispondono alla metà dei mezzi che circolano a Milano e a un numero di veicoli che potrebbero coprire tutte le corsie, nord e sud, della Roma-Milano.
In ogni caso il senatore Gallo difende il suo emendamento: "Ma che casta e casta!", spiega, "spesso è il politico a chiedere all'autista di accelerare, magari perché l'aereo è arrivato in ritardo e c'è un appuntamento importante. Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull'autista". A lui ribatte il capogruppo in Commissione Lavori Pubblici del Senato, Marco Filippi: "La norma proposta dal PDL non è vero che tutela il lavoratore, è anzi un ulteriore incentivo per chi viaggia sulle auto blu a chiedere all'autista di violare il codice della strada. Già ora esistono delle norme per tutelare chi guida, per esempio facendo presente le motivazioni della violazione ed evitando così, solo se le motivazioni sono fondate, il taglio dei punti. Con la nuova norma non esisterà alcun freno a richieste improprie da parte dei politici e gli autisti sostanzialmente non potranno più rifiutarsi. Questa norma fa il paio con quella sull'aumento della velocità massima in autostrada, la filosofia che anima chi propone queste cose è che chi può corre, gli altri, i meno privilegiati, rispettano le norme e la sicurezza. Ma troppo spesso chi sulla strada non rispetta le norme di sicurezza fa danni più agli altri che a se stesso."

di VINCENZO BORGOMEO

(03 maggio 2010)

Articolo tratto da www.repubblica.it

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