Un Doblò per Totò

29 dicembre, 2009

Cieco per l’Usl, l’Inps revoca la pensione

TREVIGNANO (TV) – Per l’Uls 8 è cieco, per l’Inps invece no: ci vede abbastanza, tanto da non avere diritto alla pensione di invalidità civile. E’ la storia di Andrea Zulian, 36 anni di Signoressa di Trevignano, disoccupato, che dal 12 novembre scorso si è visto revocare l’indennità da cieco parziale a seguito di una visita della commissione medica dell’Inps di Treviso per stanare i falsi invalidi. Peccato però che un’equipe medica dell’azienda sanitaria di Castelfranco abbia giudicato per ben due volte il suo deficit visivo talmente elevato da rientrare fra gli invalidi che invece hanno diritto all’indennità.
Per i medici dell’Uls infatti Andrea è un «ventesimista», ossia ha un residuo visivo non superiore a 1/20: i suoi occhi fanno fatica a leggere gli orari dell’autobus, l’elenco del telefono, i libri per cui deve usare una lente di ingrandimento. Vede i colori con forte contrasto. Riesce a camminare, ma quando si trova di fronte a una scala fa fatica a distinguere i gradini. E’ affetto inoltre da una patologia che restringe il suo campo visivo. Un handicap progressivo di cui soffre fin da piccolo e che gli ha impedito di trovare un lavoro fisso: Andrea infatti è disoccupato. Nel 2008 la sua disabilità è arrivata a un livello tale da consentirgli di ottenere la pensione di invalidità. La commissione medica dell’Uls 8 il 12 marzo 2008 decreta il suo diritto ad avere la pensione in quanto «ventesimista».
Sono 422 euro al mese: una cifra modesta, ma quanto basta per poter almeno coprire le spese minime. Il 12 novembre però l’Inps lo convoca per una visita di controllo: si tratta della campagna avviata dal governo per scoprire i falsi invalidi. Nonostante i certificati dell’Uls 8 di cui Andrea è in possesso, l’istituto di previdenza gli revoca la pensione perché giudicato «decimista», ossia una persona che ha un residuo visivo compreso tra un decimo e un ventesimo (per cui la legge non gli garantisce la pensione di invalidità). Andrea allora torna all’Uls 8, che il 4 dicembre conferma la diagnosi da cieco “ventesimista”: anzi, decreta anche il suo campo visivo si è ulteriormente ristretto. A una lettera di protesta inviata dall’Associazione nazionale privi di vista e ipovedenti del Veneto, l’Inps di Treviso risponde che Andrea deve procedere per vie giudiziarie per riottenere la pensione. «Ma ci vorranno almeno due anni – dice Zulian – Inoltre devo contattare un avvocato e i costi sono enormi». Giuseppe Marinò, presidente dell’associazione veneta, commenta: «Come Andrea vi sono almeno altri due casi in provincia. Quello che chiediamo all’Inps è di tener conto di tutte le certificazioni. La lotta ai falsi invalidi è giusta, ma deve essere condotta secondo i crismi sennò diventa caccia alle streghe».
Laura Canzian
la tribuna di Treviso — 28 dicembre 2009

Articolo tratto da www.disablog.it

Il mio sito è www.lucafaccio.it
La mia e-mail è: info@lucafaccio.it

Nessun commento:

Posta un commento