Un Doblò per Totò

19 settembre, 2009

Roma, le Ronde Nere sono arrivate: saluti stile Ss in piazza della Repubblica

 

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«Alemanno disse che non dovevamo venire? Eccoci»
Il sindaco: intervengano prefetto e questore, stop pagliacciate

 

ROMA (18 settembre) - Un saluto nostalgico doc: braccio destro alzato con tre dita aperte, come le Ss impegnate nel giuramento sulla bandiera ai tempi di un certo Adolf Hitler. Poi, tanto per non farsi notare, camicia color ocra, pantaloni neri stemma tricolore e un'aquila con la sigla Spqr appuntata al petto. Si sono presentati così a piazza della Repubblica gli improbabili volontari della Guardia Nazionale, peggio noti come "Ronde nere" dell'Msi-Dn. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno aveva annunciato che le Ronde nere a Roma non avrebbero avuto spazio.


In sei si sono radunati davanti all'Hotel Exedra: quattro uomini e due donne, per poi fare «un giro in via Nazionale». Sono partiti da piazza dei Cinquecento «per un'azione dimostrativa», spiega la presidente dell'Msi-Dn Maria Antonietta Cannizzaro che aggiunge: «Non abbiamo mai avuto camicie nere». «Faremo ronde anche in periferia, ma aspettiamo disposizioni da parte dei sindaci, anche da Alemanno, per sapere dove farle» ha concluso. Con lei anche uno dei promotori delle ronde, il presidente del Partito Nazionalista Italiano Gaetano Saia.


Le ronde nere erano già state presentate a Milano. Le procure di Milano e Torino avevano avviato indagini, mentre il ministro Maroni il 15 giugno le aveva definite impossibili e il sindaco Alemanno aveva parlato di «cosa indecorosa e vergognosa».


«Non andremo in centro ma in periferia, dove regna il degrado. Alemanno ci dica dove», ha detto il presidente dell'Msi-Movimento Destra Nazionale, Maria Antonietta Cannizzaro, durante lo show in via Nazionale. «Alemanno disse che noi non dovevamo venire a Roma e invece ci siamo, siamo a piazza della Repubblica e nei prossimi mesi saremo in tutte le periferie romane a portare la sicurezza», spiega Cannizzaro che ha riferito: «a breve il presidente della Guardia Nazionale Maurizio Correnti si metterà d'accordo con tutti i sindaci e quindi anche con Alemanno sui posti dove dovremo andare. Ovviamente non sarà in centro dove ci sono tante forze dell'ordine a garantire la sicurezza ma nelle periferie, dove regna il degrado, la paura e gli stupri. Faremo turni di tre persone al massimo - aggiunge Cannizzaro - perché la legge non ci consente di essere di più, ma già da ora siamo tantissimi e scenderemo in campo probabilmente ad ottobre».


Gianluca Peciola, coordinatore della Sinistra alla Provincia, ha organizzato una «carnevalata per accogliere le ronde nere». Così ha lanciato coriandoli e stelle filanti al gruppo in maschera durante il loro giro da piazza della Repubblica a via Nazionale. Il consigliere ha seguito gli aspiranti organizzatori delle ronde romane, irridendoli durante parte del tragitto e poi ha spiegato: «Ho chiamato la polizia chiedendo di far cessare questa pagliacciata. Questi signori vanno accolti come meritano, con sarcasmo e azioni carnevalesche da parte dei cittadini romani ma l'intento politico è pericoloso. Chiedo al sindaco di negare ogni permesso ad iniziative come questa, che sono il frutto avvelenato del 'pacchetto sicurezzà e in cui intravedo gli estremi del reato di ricostituzione del partito fascista». I volontari dela Guardia Nazionale hanno interrotto dopo breve la loro prima uscita pubblica e si sono dispersi a metà strada di via Nazionale lanciando un ultimo appuntamento: «Questa e stata solo una piccola uscita dimostrativa ma le prossime iniziative saranno molto più grandi».


Morassut: Alemanno dia un segnale, rimuova Andrini. «Ora basta! Non va sottovalutata l'iniziativa delle cosiddette Ronde Nere - ha detto Roberto Morassut, segretario del Pd Lazio - Il Sindaco deve dare un segnale netto e inequivocabile nei confronti di queste degenerazioni di destra estrema rompendo ogni equivoco che possa far sentire certi gruppi tollerati o addirittura protetti. Cominci dalla sostituzione di Andrini e dica un chiaro no alla richiesta di finanziamento a Casa Pound avanzata da La Destra di Storace».


«Chiedo ufficialmente al Prefetto e al Questore di intervenire immediatamente per evitare che la nostra città venga segnata dalle vergognosa pagliacciata delle ronde nere - dice in una nota il sindaco Gianni Alemanno - Esiste un ben preciso regolamento emanato dal Ministero degli Interni che proibisce le strumentalizzazioni politiche dell'istituto degli Osservatori volontari per la sicurezza, introdotto dal pacchetto sicurezza del Governo. Inoltre questa attività può essere avviata in città solo su specifica richiesta del Sindaco, richiesta che io ancora non ho avanzato al Prefetto di Roma. Per questi motivi, è evidente che il gruppetto di provocatori che ha dato vita alla sceneggiata coordinata da Gaetano Saia stia operando chiaramente fuori dalla legge e deve essere perseguito. Ci deve essere una reazione immediata per evitare provocazioni e strumentalizzazioni da ogni parte politica contro il pacchetto sicurezza proposto dal ministro Maroni e approvato dal Parlamento».


Udc: insufficiente la presa di distanza di Alemanno. Secondo il capogruppo Udc in Campidoglio, Alessandro Onorato, «la sfilata dimostrativa della Guardia Nazionale è l'ennesimo campanello d'allarme sul tema delle ronde. La divisa color ocra, lo stemma tricolore, l'aquila con la sigla Spqr e i saluti del legionario rendono inequivocabili i riferimenti ideologici dei sedicenti componenti della ronda nera. Non è dunque stato sufficiente che il sindaco Alemanno abbia preso le distanze dalla Guardia Nazionale per far desistere tali esaltati dall'intenzione di voler svolgere un ruolo di polizia parallela. Vorrei far riflettere il primo cittadino di Roma sul problema delle ronde e sul fatto che generano anche questo tipo di fenomeni. Mi auguro che, laddove previsto dalla legge, il Comune di Roma intraprenda le dovute iniziative legali verso chi si arroga il diritto di presentarsi con una divisa nella quale è ben visibile il logo Spqr, ledendo il tal modo l'immagine della città, un'immagine fatta di pace, integrazione e cultura. Chiedo infine al ministro dell'Interno, al Prefetto e alle forze dell'ordine di intervenire affinché simili pagliacciate, che gettano un'onta sulla città di Roma, non si ripetano più».

Articolo tratto da www.ilmessaggero.it

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