Un Doblò per Totò

11 luglio, 2009

Il sindaco Cialente "Ci sentiamo abbandonati"

 

Ritardi insostenibili e la sensazione di essere abbandonati. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, a più di tre mesi dalla notte del 6 aprile, fa una doloroso punto della situazione. "Comincia ormai a serpeggiare la sensazione, dolorosa, sì, dolorosa, di essere abbandonati": dice Cialente, per il quale la situazione è ancora di "piena emergenza" e "si sta accumulando un ritardo insostenibile".
Per il primo cittadino occorre "raddoppiare, triplicare gli sforzi", ma tocca agli aquilani "gestire il destino di questi soldi" in arrivo. Cialente ricorda le "migliaia di persone nelle tende, in condizioni ormai insostenibili, migliaia di aquilani ancora sfollati sulla costa. Ancora non parte la riparazione delle case con danni lievi o comunque non gravissimi, è tutto fermo".
"Dopo le nostre pressanti richieste - afferma il sindaco -, una prima parte dei fondi è arrivata solo nei giorni scorsi. Nonostante i nostri sforzi e le nostre proposte, si sta accumulando un ritardo insostenibile. Le stesse scelte del Governo, promesse a parte, sembrano sottovalutare in pieno la reale dimensione della nostra condizione". "Tutto possiamo fare - secondo Cialente - tranne lasciarci cogliere dalla sfiducia o, peggio ancora, lasciare che altri gestiscano il nostro futuro, la sopravvivenza stessa della nostra comunità. L'Aquila deve essere ricostruita dagli aquilani".
"I finanziamenti per le case e per il patrimonio, le generose donazioni per gli edifici storici e le istituzioni devono arrivare; è una promessa che ci è stata fatta - conclude il primo cittadino - e che deve essere mantenuta. Ma tocca a noi gestire il destino di questi soldi"

 

(11 luglio 2009)

Articolo tratto da http://ilcentro.gelocal.it/

 

 

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