Un Doblò per Totò

01 luglio, 2009

Campotosto, è di nuovo allarme

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Il vicesindaco: se c'è pericolo la Protezione civile agisca di conseguenza. Amministratori preoccupati dopo le dichiarazioni del professor Emanuele Tondi

 

CAMPOTOSTO. Alle 8,30 squilla il cellulare. Nell'altra vita mi sarei infastidito. Dal 6 aprile il problema non c'è più. Ogni ora del giorno e della notte è buono. È il vicesindaco di Campotosto, Giovanna De Angelis, preoccupata per le previsioni di possibili terremoti nella zona.
Il vicesindaco De Angelis aveva appena letto sul Centro l’� intervista al professor Emanuele Tondi, docente di «Rischio terremoti» presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Camerino.
Tondi dice: «La crisi sismica in atto e che ha provocato il terribile terremoto dell'Aquila il 6 aprile scorso durerà ancora per diversi mesi». E va bene. Fin qui nulla di nuovo. Poi continua: «C'é stato uno spostamento verso nord dell’area epicentrale del movimento, soprattutto nelle zone di Montereale con le sue varie frazioni, Cittareale e Campotosto». E ancora: «Nessuno può escludere, data la continuità e la complessità di questo processo, nell’ambito del sistema delle faglie che va da Colfiorito a Norcia e all'Aquilano, in direzione nord-sud, che lungo questo asse si possano verificare altre scosse di notevole entità». Secondo l’e sperto se un nuovo terremoto importante, di almeno 5 o 6 gradi di magnitudo, dovesse verificarsi «non avverrà all'Aquila ma più a nord, nella zona dove già ci sono segnali rilevanti dell’evoluzione della crisi sismica». E aggiunge in maniera un po’ enigmatica: «La Protezione civile sa quello che deve fare».
Giovanna De Angelis nel leggere quelle dichiarazioni ha fatto un sobbalzo sulla sedia.
In pratica un esperto di terremoti dice che a Campotosto e Montereale, non si sa quando, potrebbe esserci una scossa come quella che ha travolto L'Aquila il sei aprile. «Ti mando per e-mail una mia presa di posizione» mi dice il vicesindaco. La De Angelis dopo aver ricordato le dichiarazioni del professor Tondi scrive: «A seguito di tali affermazioni, è incontestabile la valutazione scientifica, noi abitanti di Campotosto che cosa dobbiamo fare? A seguito di tali affermazioni la protezione civile come interviene in via preventiva? A noi abitanti di questi luoghi bellissimi chiedo che ci vengano subito consegnate le casette antisismiche, o di provvedere immediatamente all’evacuazione in massa chiudendo i paesi stessi, o dobbiamo attendere un funerale collettivo? O dobbiamo sopportare, oltre i danni economici per il mancato arrivo dei turisti, la paura che ti parte da dentro, questa violenza psicologica?»
Il problema che pone il vicesindaco di Campotosto è lo stesso che si poneva due giorni fa il sindaco di Montereale Lucia Pandolfi.
Gli amministratori, che sono i primi responsabili della salute dei propri cittadini, vogliono chiarezza: se rischio c’è ci si comporti di conseguenza. Si faccia cioè come se quei paesi fossero tutti con le case inagibili. Per cui gente nelle casette di legno in attesa di tempi migliori e nella speranza che non accada nulla. I Comuni attendono risposte dalla protezione civile.

di Giustino Parisse

(01 luglio 2009)

Articolo tratto da http://ilcentro.gelocal.it/

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1 commento:

  1. Un appello ad abitanti e amministrazioni della zona: seguite gli aggiornamenti di Giuliani (www.byoblu.com)

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