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14 giugno, 2009

Ronde nere, indagine procura di Milano Msi: "Nessun reato. Andiamo avanti"

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L'uniforme della Guardia nazionale italiana, presentata ieri dal Msi a Milano

 

Disposti accertamenti sul gruppo che vorrebbe collaborare con le forze dell'ordine
L'ipotesi di reato potrebbe essere ricostituzione e apologia del fascismo

 

l sottosegretario agli Interni Mantovano: "Con il ddl sicurezza saranno impossibili"
Ribattono i funzionari di polizia: "Non si potranno sciogliere se non sarà previsto"

MILANO - La procura di Milano ha disposto accertamenti da parte degli agenti della Digos sulle cosiddette ronde nere, il gruppo che vorrebbe collaborare con le forze dell'ordine in tema di sicurezza e che è stato presentato ieri a Milano, durante un convegno del Nuovo movimento sociale italiano. "Noi andiamo avanti, a meno che i tribunali ci dimostrano che abbiamo commesso dei reati", ribattono i diretti interessati. Il sottosegretario agli Interni Mantovano: "Una volta approvato il ddl sicurezza le 'ronde nere' saranno impossibili". L'associazione funzionari di polizia: "Non è vero".
L'indagine di Milano. Allo stato, negli accertamenti stati disposti dal procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool antiterrorismo, d'intesa con il procuratore Manlio Minale, non ci sono indagati. Non c'è nemmeno una ipotesi di reato che, comunque, potrebbe essere quella di una violazione delle legge Scelba che punisce la ricostituzione e l'apologia del fascismo. Le divise delle ronde nere, infatti, richiamano simboli di età fascista.
"Da noi nessun reato". "La Guardia nazionale italiana è una onlus regolarmente registrata, come prescrive la legge e non crediamo ci possa essere alcun tipo di reato - ribatte vicepresidente della 'Guardia nazionale italiana', Maurizio Monti - Noi andiamo avanti, a meno che i tribunali ci dimostrano che abbiamo commesso dei reati. E' giusto che la magistratura indaghi, ma l'importante è che lo faccia con senso di giustizia", dice Monti che aggiunge: "Aspettiamo di vedere come si svolgeranno i fatti. Se dovessimo avere avvisi dalla procura i nostri legali prenderanno le dovute cautele del caso".

Il ministero. Ieri il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha criticato "gli esponenti della sinistra che si stanno stracciando le vesti" e ha sottolineato che iniziative come le 'ronde nere' di Milano saranno impossibili una volta approvato il disegno di legge sulla sicurezza che regolamenterà il fenomeno. Il decreto attuativo, infatti, ha aggiunto il sottosegretario, "indicherà che le associazioni di volontari, non armati, non potranno essere espressione né di forze politiche, né di organizzazioni sindacali, né di tifoserie organizzate. Si prevede inoltre - ha detto - che eventuali divise e marchi dovranno essere conformi allo spirito della disposizione, che intende promuovere il contributo volontario di cittadini alla sicurezza e non richiamare realtà paramilitari".
I funzionari di polizia. "Non siamo affatto d'accordo con quanto ha sostenuto il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano", ribatte il segretario nazionale dell'associazione Funzionari di Polizia, Enzo Letizia. "Il decreto attuativo delle ronde, che regolerà l'iscrizione delle associazioni nel registro prefettizio di cui i sindaci potranno avvalersi per il controllo del territorio - aggiunge - potrà prevedere sanzioni o lo scioglimento delle ronde già istituite?". Se il decreto non lo prevede, secondo Letizia, "nessuno potrà impedire le ronde 'fai da te' ed assisteremo ad un proliferare dello spontaneismo nella vigilanza sul territorio".

(14 giugno 2009)

Articolo tratto da www.repubblica.it

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