Un Doblò per Totò

27 giugno, 2009

Berlusconi: "No manovra correttiva Mai parlato di bocche chiuse"

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Conferenza stampa del presidente del Consiglio al termine del vertice Nato-Russia
Smentita l'ipotesi di un intervento di fine anno: "Non ci saranno nuove tasse"

 

Il premier precisa la portata del suo attacco a media e istituzioni
"Ho solo chiesto prudenza, mi appello al buon senso e alla responsabilità"

 

CORFU' - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi smentisce l'ipotesi di una manovra correttiva di fine anno: "Non abbiamo mai parlato o previsto una manovra di questo tipo", ha detto nel corso della conferenza stampa a Corfù, al termine del vertice Nato-Russia. "L'abbiamo detto sin dall'inizio che noi non vogliamo lasciare nessuno isolato e solo. - ha aggiunto - Non aumenteremo la pressione fiscale sugli italiani. Quindi, non ci sarà nessuna manovra correttiva".
Il premier è poi tornato sull'invito fatto ieri a "chiudere la bocca" ai catastrofisti, dalla stampa alle istituzioni economiche: "Io non ho mai detto di chiudere la bocca agli enti o ai media e se l'ho detto non c'era assolutamente nulla di violento o meno che liberale", ha affermato, sostenendo che il suo obiettivo era piuttosto quello di "chiedere maggiore prudenza" nel fornire dati che rischiano di accrescere al sfiducia.


L'AUDIO: "CHIUDERE BOCCA A CATASTROFISTI"


"C'è un circuito vizioso di crisi per paura, alimentato dalle dichiarazioni di governi, opposizioni e di istituzioni economiche, nazionali, europee e internazionali che continua a dare numeri sul deficit e sul prolungarsi della crisi. - ha insistito Berlusconi - I media che le riprendono complicano la situazione diventando fattori che alimentano queste paure". Il premier ha quindi rivolto un "appello" ai responsabili istituzioni internazionali, "al loro buon senso e al senso di responsabilità".

Il premier corregge anche la portata dell'invito, lanciato sempre nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri di ieri, a non fare pubblicità nei media 'pessimisti': "Non penso affatto che
il mio invito agli imprenditori a non dare pubblicità ai giornali che diffondono pessimismo c'entri qualcosa con il conflitto d'interesse. - ha affermato - Non ho mai detto di non dare pubblicità ai giornali dell'opposizione, ho detto solo agli imprenditori di non darla contro il loro interesse e questo credo sia ragionevole".
Quello che chiedo, ha proseguito, "è di non essere diffusori di dati che dovrebbero essere forniti con molta minore frequenza, anche perchè le notizie si possono sparare in prima pagina o farlo in modo oggettivo e nelle pagine economiche. Insomma i giornali dovrebbero avere la consapevolezza che possono essere un fattore che può influenzare la diminuzione dei consumi".
Il presidente del Consiglio ha infine invitato i giornalisti a utilizzare i voli di Stato del presidente del Consiglio per le missioni di un giorno, come è avvenuto oggi per Corfù. "Abbiamo inaugurato questa possibilità di un passaggio sugli aerei di Stato - ha detto Berlusconi - l'avevo sollecitata altre volte, ma avevo sempre avuto una risposta negativa. Invece mi sembra una comodità, specie per le missioni che si aprono e chiudono in un solo giorno".

(27 giugno 2009)

Articolo tratto da www.repubblica.it

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