Un Doblò per Totò

06 marzo, 2009

BERLUSCONI: ”LA CRISI C’E’ MA I MEDIA ESAGERANO”

Il premier ha annunciato lo stanziamento di 4 miliardi per gli ammortizzatori ma ha respinto la proposta di un assegno di disoccupazione: "E' incentivo a licenziare"

Per il Cavaliere ci sono anche lavoratori, come i dipendenti pubblici
"che hanno migliorato il loro potere d'acquisto, e non hanno paura di perdere il lavoro"

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ROMA - La crisi "esiste" ma "è vissuta sui media in maniera più drammatica di quella che è", basti pensare al "calo delle borse è dovuto a una manciata di azioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi seguita alla riunione del Cipe. Stamane, ha annunciato Berlusconi, è stato approvato uno stanziamento di 17,8 miliardi per le infrastrutture, e di 4 miliardi per gli ammortizzatori sociali, che uniti a uno stanziamento precedente (4 miliardi di euro delle Regioni e un miliardo di euro della Finanziaria) portano il fondo a 9 miliardi per il 2009.
"Considero dannoso che i media continuino a presentare la crisi come qualcosa di definitivo e tragico. E' una crisi pesante ma l'aggettivo tragico è esagerato", ha detto il premier. Del resto, ha aggiunto, "Nessuno in Europa ha fatto più di noi come misure anti-crisi. - Se ci sono cifre più imponenti è perchè sono state destinate a salvataggi di banche". Berlusconi si è scagliato in particolare contro la Rai: "E' l'unica tv di Stato che attacca il governo in carica".
Mentre per alcune categorie di lavoratori, a detta del premier, in questo momento si registra addirittura un miglioramento della situazione e delle prospettive: "I pubblici dipendenti non hanno alcun timore di perdere il loro posto di lavoro. Hanno avuto un incremento salariale del 3,5% circa. L'inflazione è minore e il prezzo del petrolio porta dei risparmi alle famiglie su luce, gas e benzina. I pubblici dipendenti hanno un potere d'acquisto superiore al passato".

Ma anche sul fronte del salvataggio delle banche, ha ricordato il presidente del Consiglio, il governo si è attivato: "Con i Tremonti-bond, che saranno 10-12 miliardi di euro, a seconda delle richieste e che vanno al patrimonio delle banche, si possono attivare 150 miliardi di euro di finanziamenti alle imprese".
Sottolineando l'importanza del fondo per gli ammortizzatori sociali, Berlusconi ha invece criticato la proposta dell'opposizione di un assegno di disoccupazione. "Il nostro sistema attuale di ammortizzatori sociali ci consente di intervenire meglio rispetto alle proposte dell'opposizione, che sarebbero una vera e propria licenza di licenziare. - ha affermato - Se ci fosse stata quella misura, gli imprenditori avrebbero lasciato i lavoratori a casa, con magari accordi successivi con i lavoratori stessi che godrebbero dell'indennità e continuerebbero a lavorare in nero. Insomma, l'assegno è un incentivo a licenziare e a lavorare in nero".

(6 marzo 2009)

Articolo tratto da www.repubblica.it

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