Un Doblò per Totò

26 gennaio, 2009

MALPENSA EXPRESS. LA DISAVVENTURA DI UNA GIOVANE DISABILE MILANESE

La riporta il Corriere della Sera, nella cronaca di Milano: è la disavventura di Angela Ganbirasio che sulla tratta Malpensa-Cadorna nel vagone attrezzato per la disabilità ha trovato pedane bloccate. Arrivate le scuse formali da parte della società di trasporti milanese

VARESE - C'è il tutto esaurito all'ospedale dei treni, ovvero l'officina di riparazione di Novate dove le Nord mandano i convogli che hanno bisogno di riparazioni. E' stato questo blocco, la settimana scorsa, a ritardare la riparazione della pedana che permette ai disabili in carrozzina di salire sul Malpensa Express. Dopo le scuse che l'azienda ha fornito ad Angela Gambirasio - la viaggiatrice in carrozzina che da una settimana si fa caricare sul treno da volontari - ora arrivano anche le spiegazioni. Un convoglio in servizio sulla tratta Malpensa-Cadorna ha il vagone disabili con entrambe le pedane bloccate, in tutti e due i lati di salita e discesa. Doveva andare in riparazione giorni fa, ma le manutenzioni programmate e un picco di guasti - in particolare sui treni vecchi - ha creato un surplus di lavoro all'officina. Così, la scorsa settimana l'azienda si è trovata di fronte a un bivio: bloccare il convoglio e sopprimere alcune corse, oppure far partire il treno tutte le mattine nonostante le pedane dei disabili fossero rotte. E' stata scelta la seconda opzione, ma per Angela, la cui storia va ad aggiungersi ai tanti disagi dei pendolari lombardi, è una umiliazione: «Mi dispiace dover protestare, il Malpensa Express è un treno in genere accessibile, ma il problema non è nuovo - racconta. - Le pedane elettriche si sono già bloccate altre volte. Quello che non va, è che il treno parta con la pedana guasta, quando sanno benissimo che io sarò a bordo di quel convoglio ».
Infatti Angela, che viaggia con una carrozzina a motore, avvisa ogni venerdì che treni prenderà la settimana successiva.
«Siamo quindici disabili in tutta la rete - spiega Angela. - Abbiamo un numero da chiamare per comunicare i nostri orari. Il perché è semplice: in ogni treno c'è solo un vagone con le passerelle, e un solo un posto per il disabile. La conseguenza è facile da intuire - continua - se ci sono due persone in carrozzina, uno non sale, oppure si mette nel corridoio. Ma questa seconda soluzione non è a norma». Angela viaggia sulle Nord dal 2001, da quando ha iniziato a lavorare come psicologa nei servizi di orientamento dell'Università statale di Milano. Un pullmino la viene a prendere ogni mattina alla stazione di Cadorna e la riporta sui binari a fine giornata. Il mezzo ha la scala manuale: «Eh sì - fa notare Angela - le pedane elettriche si rompono troppo spesso, e anche noi non le utilizziamo più nei nostri pulmini. E' molto meglio usare le scalette manuali. Anche a Malpensa. E' questo il consiglio che voglio dare alle Ferrovie Nord». L'azienda incassa: le scale manuali per i disabili sono 6 e vengono posizionate nelle stazioni a seconda delle esigenze.
Ci staranno più attenti. Ma soprattutto, in queste ore, stanno già riparando la pedana elettrica rotta. Si sapeva in anticipo che la disabile sarebbe partita ogni giorno con quel treno: non c'è stato rimedio. (Roberto Rotondo - Il Corriere della Sera)

(20 gennaio 2009)
Articolo tratto da :www.superabile.it
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