Un Doblò per Totò

08 marzo, 2007

LA MIA ESPERIENZA DA PENDOLARE DI DIVERSAMENTE ABILE

Foto tratta da : http://www.flickr.com/search/?q=treni
Per tredici anni ho utilizzato il servizio ferroviario per poter frequentare le scuole superiori a Castelfranco Veneto (TV) e successivamente l'Università a Padova. Per poter iniziare ad usufruire del treno insieme con mia madre abbiamo avuto un incontro con i responsabili della divisione compartimentale di Venezia, per decidere come si poteva fare per farmi salire sulla carrozza e vedere quali misure di sicurezza si potevano adottare per garantire la mia incolumità durante il viaggio. Per un breve periodo durante il tragitto di andata ero accompagnato dall'ispettore del personale viaggiante per controllare che tutto andasse per il meglio . Le carrozze non erano e non sono ancor oggi attrezzate in modo adeguato per garantire la sicurezza delle persone diversamente abili. La maggior parte delle vetture in uso sono a gasolio (Littorine verdi). Attraverso l'aiuto del personale addetto ai bagagli riuscivo a salire in treno e loro mi situavano sullo spazio sopra ai gradini con le spalle rivolte al senso opposto a quello di marcia. Per bloccare la mia sedia a rotelle l'unica possibilità era ed è utilizzare i freni che ogni sedia in genere ha in dotazione. Alcune volte mi è capitato a causa di una frenata un po brusca che la carrozzina si sia appoggiata sulla parete opposta (con mio grande spavento). Alcuni controllori molto gentili e disponibili (che ringrazio di cuore ) mi hanno consigliato di farmi spostare nel vano porta bici così avrebbero potuto controllarmi nel caso fosse accaduto qualcosa. Nel vano bici ci sono due finestrini con due sbarre trasversali dove io mi tenevo e mi sentivo un po' più sicuro, in seguito grazie all'aiuto di un ingegnere delle ferrovie sono riuscito a farlo modificare e mettere delle porte al posto delle serrande e aggiungere un blocco per le ruote della carrozzina ed una cintura di sicurezza. Questo sono però riuscito ad ottenerlo solo in un vano bici...un po' poco!? Nei giorni scorsi sono stato contattato dal Signor Giuliano Taccola da Trieste che dopo aver letto la risposta che il Ministero dei Trasporti mi ha inviato molto gentilmente mi ha inviato alcuni articoli che testimoniano la sua battaglia per tutelare i diritti delle persone disabili. Mi ha inviato inoltre altri articoli di giornale riguardanti l'argomento che potate scaricare cliccando sui titoli riportati qui di seguito: Lei è disabile?Si accomodi nel vano biciclette "Illy viaggi con me nel vano-bici dei treni" Illy farà un viaggio con il pendolare disabile Ringrazio di cuore il signor Taccola per il materiale che mi ha inviato, e pongo a voi una semplice domanda: cosa ne pensate in proposito?

39 commenti:

  1. Anonimo11:36 PM

    Penso che la tua disabilità l'hai domata conquistandoti una marcia in più, ma questo lo sai. Penso che chi come te vive una condizione di limite,ma al contrario di te non possiede la tua stessa determinazione è vincolato ad una inabilità totale, definitiva, costretto ad una galera a vita.Le pareti di questa galera le erigono gli uomini di cattiva volontà, girno per giorno. Penso infine che chiunque, abile o meno, nasce con un karisma particolare. Penso che dalla possibilità di vivere appieno la natura del proprio Karisma, dipenda la soddisfazione o meno di una vita vissuta degnamente. Penso che ognuno abbia il diritto di scoprire e vivere appieno la sua vocazione primaria...e la tua la stai scoprendo, è nel tuo nome....LUCA FACCIO.
    se c'è qualcuno che può fare qualcosa per migliorare,in Italia, la godibilità della vita per i disabili, quello sei tu...un giro di ruota dopo l'altro...sei un Bartali!!!!
    Franca di gennaro

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  2. bell'articolo .pensavo di mettere il link al tuo blog nella firma della mia email: questo è l'unico modo che ho al momento per farti 'pubblicità' in modo costante.
    dimmi che ne pensi.ciao

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  3. Anonimo7:39 PM

    Ti (posso darti del tu?) prometto che posterò parte del tuo intervento ed il link al tuo blog sul mio. Per quanto concerne la mia opinione, sono da sempre schifato del funzionamento degli elementari servizi di trasporto in Italia, ivi comprese le FS. Si tratta di DIRITTI INVIOLABILI continuamente negati, soprattutto alle fasce sociali che dovrebbero essere, per evidenti problemi di spostamento - purtroppo - maggiormente tutelate!!! Ma il nostro resta il paese del Privilegio e del Menefreghismo egoista. Una protesta? Andiamo a centinaia alla stazione con la carrozzella, e vediamo ke faccia fanno! Se si organizza, vedrò di procurarmene una e di esserci! Teniamo duro!!!

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  4. Anonimo7:48 PM

    Ritengo che nel vano bici non ci devi stare Te ma devono viaggiarci l'amministratore delegato delle RFI ed i vari lacchè messi li' dagli amici politici in quanto non meritano altro che di essere ricoperti di sputi ogni volta che cercassero di scendere dal treno.

    paolo

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  5. Anonimo7:58 PM

    io avrei bucato qualche ruota di bicicletta e sputato nelle borracce.

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  6. Anonimo8:13 PM

    Negli ultimi anni la dirigenza di FS e Trenitalia ha cercato in tutti i modi di portare allo sfascio il Gruppo e Trenitalia in particolare.
    Gli interessi erano molto forti.
    Disgregare la manutenzione, per cederla al miglior offerente a poco prezzo (Fiat Ferroviaria-Alstom in pratica Montezemolo e amici suoi), far aumentare i debiti così da poter smembrare Trenitalia e renderla vendibile a prezzo di realizzo da parte del furbo che voleva vendere Autostrade per prendere solo parte di Trenitalia (le tratte economicamente più appetibili TO-MI-VE MI-BO-FI-RM-NA).
    Ora il sistema Cimoli-Catania-Carbone è saltato e sono tornati i vecchi dirigenti esperti di ferrovie e stanno cercando di rimettere a posto i pezzi dei cocci lasciati da chi è stato cacciato, anche se con super-liquidazioni.
    Ritengo che Luca potrà trovare ascolto presso i nuovi dirigenti.
    Contatti direttamente l'ing. Laguzzi (g.laguzzi@trenitalia.it), troverà in lui una persona competente e di sicuro farà in modo che sia lui sia tutti gli altri clienti di Trenitalia che vivono gli stessi disagi di Luca in tutta Italia possano vedere riconosciuta la giusta attenzione che meritano!!!!

    AUGURI LUCA !!!

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  7. Ciao luca, sono Alessandro e sono un disabile costretto su una sedia a rotelle anche io... E' successo molte volte anche a me quello che tu hai raccontato.. solo che qui da me non esiste neanche il vano porta bici" a me dicono solo che "i treni non sono adibiti ai disabili" e devo farmi aiutare sempre da amici o parenti, a me farebbe piacere mettermi in contatto con te e unirmi, con tutte le mie forze, nelle sotre "battaglie quotidiane"

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  8. Anonimo10:25 PM

    Luca, sempre io, Ale. Ho inoltrato un reclamo a Trenitalia. Volevo che lo sapessi. Purtroppo i caratteri massimi consentiti dal form sono 1000, quindi più di così...

    "Avrei preferito mandare una e-mail, ma meglio un form che nulla. L'esperienza non è mia, io ho le gambe e tutti i crismi. Ma sono schifato dal fatto che i disabili, salvo sporadiche eccezioni, in Italia non abbiano il diritto di viaggiare come e, come dovrebbe essere, meglio dei passeggeri senza carrozzina! Mi si risponderanno tutte le belle cose che Trenitalia fa e che vorrebbe fare. La verità è che Trenitalia NON fa! Nelle piccole stazioni, soprattutto, e nei treni antiquati e obsoleti che ancora circolano non ci sono gli strumenti necessari, né il presonale adeguato allo scopo. Spero che le persone che vi scrivono/scriveranno per il vostro menefreghismo in merito sia tanta e sempre di più. In Italia i diritti sono privilegi, e se la gente non si mobilita non le vengono riconosciuti. Complimenti per il vostro contributo! Vergogna!
    Pretendo una risposta - voglio proprio vedere cosa mi si risponderà... (Sperando che il preposto lettore non snobbi il tema ma ne partecipi - grazie)."

    So di essere solo uno dei pochi, purtroppo, che sbraitano. Ma sempre meglio di niente. Non riesco a starmene con le mani in mano... Grazie.

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  9. Anonimo10:27 PM

    Siamo con te LUCA!!!
    ciao da
    Stella

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  10. Anonimo10:28 PM

    ciao Luca anche se nn ti conosco la tua lettera mi ha colpito...sono contento che tu abbia la forza di andare avanti in questo schifo di vita...il tuo post mi ha rallegrato la giornata...ho un mio amico che è nn vedente e so quanto sia difficile accedere a qualsiasi servizio che dovrebbe essere invece garantito per legge...conosco le condizioni delle strade...avvolte x andare all'università il mio amico è costretto a passare in pozzanghere piene d'acque perchè nn può fare una deviazione sennò si disorieterebbe...mi disp per i disagi che hai nel spostarti...purtroppo è così anche se nn dovrebbe...anche se nn mi conosci graziee di cuore

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  11. Le ferrovie non riescono a fornire un servizio decente per nessuno!!! Dobbiamo iniziare a muoverci, a fare qualcosa per far si che i soldi che spendiamo, diventino servizio per tutti!!!

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  12. Anonimo10:33 PM

    Caro Luca, sono un lettore del Blog di Beppe Grillo, e così ti immaginerai che scopro oggi questo tuo post_

    Ora tu finisci con una domanda, la domanda mi interessa, provo a risponderti con la prima riflessione che mi appare in testa_ Premettendo che, appunto, non è una risposta studiata in profondità, ma proprio il primo e direi ovvio pensiero che un "buon senso" qualsiasi produce di riflesso_

    Possiamo avere una volta di più la prova materiale e matematica che le merci contano più delle persone, e i clienti mooolto di più_ Qui c'è Trenitalia, l'impresa, che ha un buon numero di clienti ai quali fa comodo portarsi dietro la bicicletta in treno_ E lei gli mette a disposizione addirittura un vagone intero, a pagamento ovviamente, this is business_ Ma se da un altro lato Trenitalia deve rinunciare a tutti i suoi potenziali clienti disabili, a quanti clienti rinuncia in realtà? Non molti, ovvero non abbastanza da giustificare una spesa come fornire i vagoni di impianti per la salita e il trasporto delle carrozzine_

    Tutto questo a meno che la notizia non si sappia in giro e diventi una grossa pubblicità negativa per l'impresa_ Quasi vero_ Vero se si trattasse di scarpe: quella marca agisce da maiale e io compro scarpe di un'altra marca_ Ma qui si parla dell'unico servizio disponibile_ Se non voglio usare Trenitalia che alternativa ho??

    Se almeno fosse un servizio davvero pubblico, cioè statale, la figura di mmme... potrebbe far rischiare la testa a un ministro_ E comunque lo Stato è "obbligato" da una "morale civica" a rendere un servizio equo per tutti i cittadini_ Sì lo so, te usi il treno da 13 anni e non facevano niente nemmeno quando erano dello Stato - ma questa è una parentesi un po' più complicata, ha a che vedere anche con l'endemico pigro lassismo italiota e via discorrendo_

    Per fortuna che invece si incontrano sempre "persone vere", che non accettano di essere usati come oggetti o come valori bollati e usano gli attributi umani, di cui tutti saremmo forniti, per quello in cui devono essere usati - come l'ingengere che ti ha fatto i blocchi per le ruote_

    A questo punto non credo ci voglia una laurea o un gruppetto di mostruosi orchi comunisti, bastano due o tre pizzichi di Buon Senso, per capire che NON SI PUÒ VIVERE in una realtà dove tutto viene fatto e si muove solo in funzione delle merci e del mercato_ Ci vuole un equilibrio, magari in leggera pendenza più verso le persone_ Un equilibrio che è stato perso da anni_

    E, per mira cecchina della sorte, nel tuo caso ti tocca affrontare il più orribile mostro quadricefalo infetto e mutante che l'ingegno umano abbia mai creato_ Il monopolista privato_ Guarda caso tutti, ma proprio tutti, da Adam Smith a Marx, mettevano in guardia contro di lui ogni pagina e mezzo_ E guarda caso, come da copione, gli finiremo in bocca ormai in qualche decennio_ E allora ci faremo masticare con la felicità carnale di averlo previsto_ Che min... vogliamo di più_

    Con stima e piacere di averti virtualmente conosciuto_

    Leonardo Migliarini

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  13. premesso che non conosco la tua realtà perché non ho tra le mie conoscenze persone diversamente abili, provo a immaginare cosa significhi per te la vita di tutti i giorni. provo a immaginare cosa significhi uscire dalla porta di casa propria, recarsi fuori (scale/ascensore?), spostarsi per le strade, usare i mezzi pubblici. penso anche solo a tutti quegli incivili che parcheggiano l'auto davanti agli "scivoli" dei marciapiedi, costruiti anche per chi, come te, non può scendere o salire un gradino (penso). certo, sempre che il marciapiede sia della larghezza giusta, dato che spesso sono talmente stretti... sui mezzi pubblici hai già dato tu un esempio terrificante di come, nel nostro paese, ci occupiamo dei bisogni delle persone: in nessun modo. perché? perché tante persone hanno la fortuna di essere sani e senza certi problemi, e fatalità chi organizza/legifera/amministra sono proprio queste persone, che quindi si fanno i comodi loro. e degli altri, chi se ne frega. che aggiungere? spero molto nelle generazioni giovani, in una presa di coscienza di quanto siano diverse tra loro le persone del mondo e i loro bisogni, del senso di civiltà e di mutuo supporto. ma si vedrà nel futuro, purtroppo per chi deve vivere il presente. io sono di questa generazione giovane, con i miei ventiquattro anni. sono quasi ottimista.

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  14. Anonimo10:50 PM

    Ciao, se posso fare qualcosa per te contaci.Sei un grande pieno di coraggio,fai sempre sentire la tua voce e noi grideremo per te non ti conosco ma ti voglio un mondo di bene

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  15. Anonimo10:56 PM

    Ciao Luca
    spero che dal tuo caso possa finalmente venir fuori qualcosa di buono in questa Italia troppe volte indifferente ai diritti ed alle necessità fondamentali dei suoi cittadini.

    Per te fare il pendolare è doppiamente una croce, costretto a viaggiare in una situazione precaria ed al limite della sicurezza. Questo è inaccettabile. E' inaccettabile che in una nazione che si vuol definire civile persone come te debbano subire disagi perchè Trenitalia se ne infischia dei diritti fondamentali.

    Spero che tu ne faccia nascere un caso (anche denunciandoli) che abbia molta risonanza, e che possa risolvere i tuoi disagi al piu' presto.

    Con affetto
    Dario

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  16. ciao
    mi ha colpito vedere oggi un post su di te sul blog di Grillo. Olte a scoprirti collega universitario a Padova, compagno sconosciuto di treno vedo che sei anche blogger! La lista delle cose che ci avvicinano aumenta se ti dico che abito a marchesane...
    cmq, ti ho dedicato perte di questo post, su:
    http://liberact.altervista.org/
    continua così!

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  17. Anonimo12:42 AM

    Salve a tutti
    Vi ringrazio per i vostri messaggi sono lusingato se volete indicarmi altre vigende scrivetemi a info@lucafaccio.it

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  18. Anonimo12:55 AM

    Chi ha costruito quei treni ha sbagliato mezzo di trasporto, doveva darsi all'ippica. Ciao ;)

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  19. Anonimo1:49 AM

    Forza Luca

    Michele (BN)

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  20. Ti sono solidale!
    Sono anch'io pendolare e ho ben presenti i problemi di Trenitalia, ma non pensavo fino a questo punto...
    Ti faccio un enorme bocca al lupo per la tua carriera professionale e conta sul mio aiuto qualora fosse possibile protestare e lottare per la parità dei diritti!
    Un bacio,
    amber

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  21. Anonimo9:31 AM

    Ciao, ho letto la tua agghiacciante storia tramite il blog di Beppe Grillo e volevo dimostrarti la mia totale solidarietà!
    L'Italia è il paese della vergogna e purtroppo siamo tristemente costretti a sopportare, ma spero che grazie a persone come te che manifestano il proprio sdegno scrivendo su un blog, cambi qualcosa, soprattutto con il ricambio generazionale nella classe dirigente.
    In bocca al lupo e non smettere di lottare!!

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  22. Anonimo9:34 AM

    Sai cosa diceva il generale tedesco Rommel?
    "I soldati italiani sono leoni, gli ufficiali salsicce"
    I ferrovieri si sono dati da fare oltre i loro doveri per aiutarti, le Ferrovie se ne sono allegramente sbattute.

    Questa è l'Italia.

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  23. Anonimo9:58 AM

    hai tutta la mia solidarietà.siamo un Paese penoso e ridicolo, forte coi deboli e debole con i forti.
    Se fossi in te chiamerei Striscia la notizia.Purtroppo sembra che sia l'unico modo per risolvere questo tipo di problemi
    Con tutto il mio affetto
    Claudia Costanzo

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  24. Che dire ...

    Mi piacerebbe fare qualcosa anche solo per testimoniare la mia solidarieta'.

    Ma hai almeno uno sconto per viaggiare?

    Si potrebbe raccogliere firme perche' chi viaggia in condizioni insoddisfacenti non paghi alcun biglietto.

    Saluti,
    Andrea

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  25. Anonimo10:05 AM

    Ciao Luca.
    Anch'io ho letto la tua storia sul blog di Beppe.
    Spero vivamente che sollecitati dalle nostre proteste i dirigenti di Trenitalia (RFI non c'entra nulla in questo caso) si attivino per risolvere la questione.
    In bocca al lupo!
    Giorgio.

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  26. Anonimo10:19 AM

    insisti luca! non sltanto per te ma anche per tutti gli altri che oggi sono o che domani saranno nelle tue stesse condizioni.
    è proprio vero: la barriera architettonica più difficile da abbattere è l'indifferenza! sconfitta quella a tutte le altre barriere c'è una soluzione.
    e per sconfiggere l'indifferenza è bene che le persone diversamente abili si facciano vedere il più possibile.
    sono un geometra e nel mio piccolo cerco di aiutare affinchè ciò accada, verificando che3 i progetti proposti siano privi di barriere architettoniche.
    coraggio luca! insisti! insisti!! insisti!!
    un caro saluto!
    marco fredianelli

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  27. Anonimo10:23 AM

    Penso che viviamo in un paese di m.... dove viene data la possibilità di scaricare continuamente le responsabilità. Trenitalia dovrebbe vergognarsi e dovrebbero farlo anche tutti coloro che permettono alle solite poche aziende privilegiate di andare contro le piccole ma importanti regole di base. Tanto ad essere tartassati e a pagare per tutti ci siamo noi comuni mortali..

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  28. Anonimo10:57 AM

    Ciao Luca. Anche io sono un disabile come te, anche io tento di combattere per il progresso della civiltà, perchè noi, alla fine, si possa essere uguali a cosiddetti "normodotati". Purtroppo, per ogni denuncia che si fa, altre cento barriere vengono poste. E non sempre vengono poste in buonafede. I disabili che in parlamento ci avrebbero dovuto rappresentare (in primis Carmelo Porcu, presidente dall'ANMIC) se ne sono fottuti, vendendo i nostri voti in cambio della loro elezione. E' tempo, però, che la gente sappia che anche tra i disabili esistono autentici mascalzoni. Contattami all'e-mail spock@rubentus.it

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  29. Invio tutta la mia stima. In Italia bisogna sempre andare all'indietro! E' vergognoso...
    Che cosa si puo fare per rimediare a questa situazione. Non possiamo fare una petizione...scrivere un articolo o qualcosa..?
    Ho vissuto per anni in Nord America,e se fosse venuta fuori una situazione del genere, sarebbe successo un putiferio. Qui invece è tutelata.

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  30. Anonimo11:23 AM

    Salve Luca,mi chiamo Marzia.
    ho letto con attenzione ciò che scrivi ed è inutile dire che mi spiace continuare a leggere di certe situazioni.
    Su questi aspetti,l'Italia è senza dubbio indietro..da terzo mondo!Ti dico solo che nell'azienda in cui lavoro,abbiamo il bagno dei disabili...enorme!ma la porta dell'antibagno non permetterebbe di entrarci con la carrozzella!è strettissima!
    Io che cammino posso dirti,in sincerità,che mi stupisco più del fatto che abbiano concesso che si creasse quest'assurdità!
    Hanno l'agibilità..ti rendi conto??
    questo fa riflettere...
    Nella mia città ci sono i pali della luce in mezzo ai marciapiedi!!
    e siamo nel 2007!!
    Tieni duro e continua ad usare il treno! fagli vedere chi è diversamente abile tra te e chi ti rinchiude nel vano portabici!
    Sono con te!
    A presto

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  31. Anonimo11:59 AM

    ciao! BRavi che riesci a metterti in prima linea e a ottenere qualcosa, anche se quel qualcosa non dovrebbe rendere orgogliosi quelli che te lo hanno "concesso". Vorrei aggiungere una cosa. Siamo su un altro piano, non metto in confronto le tue difficoltà con quanto scrivo sotto; magari però potrebbe essere un'idea per allargare il bacino di utenza . Noi mamme con bambini piccoli e con la necessità di muoverci con i mezzi pubblici ( treni, bus,,,) abbiamo lo stesso problema di spazio di voi sulla sedia a rotelli( Sul treno mi sono sentita sgridare dal controllore perchè occupavo troppo spazio e impiegavo troppo tempo a salire sul treno ( la piccola aveva 8 mesi e il grande 2 anni e mezzo))
    ciao un abbraccio.

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  32. Ciao Luca e complimenti per la forza che metti in ciò che fai. Conosco personalmente un diversamente abile che, nonostante le difficoltà, è riuscito a laurearsi ed a pubblicare, con non pochi sacrifici, un libro c/o una famosa casa editrice (ci ha creduto e non ha ceduto). Ho inserito il tuo banner sul mio blog. In bocca al lupo per tutto! Ale

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  33. Mi dispiace dirlo ma gli italiani non conoscono, e spesso snobbano, il problema dei diversamente abili... Li chiamano ancora disabili, persone costrette a letto o in casa e che non possono lavorare o fare una vita autonoma... ecco cosa pensano... Ancora non hanno il concetto della diversabilità, la libertà di tutti di sfruttare le proprie abilità, di condurre una vita autonoma, di lavorare, mantenersi e vivere in una società aperta a tutti e che da a tutti la possibilità di farlo... Ops scusate... siamo in Italia un paese "democratico", queste cose non interessano...

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  34. Anonimo1:59 PM

    Ciao e complimenti per per la persona incredibilmente unica che sei. Grazie per l'esempio che ci hai dato! L'unica cosa che mi è sembrata più logica fare è quella del reclamo alle FS come indicato da un utente di Grillo. Sono straconvinta che qualcosa accadrà!!! Just Ask!
    All the best!

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  35. Ciao Luca ti faccio gli auguri per la tua lotta.
    Penso che il servizio dei Treni sia gia precario per una persona abile, immagino quanto possa essere difficile per te.
    Cmq far presente la cosa e darla alla conoscenza di tutti è un buon modo per far si che le cose possano cambiare.

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  36. Anonimo3:17 PM

    Auguri per la tua lotta. Da un lato immagino che non te ne fai niente degli auguri di uno sconosciuto o della solidarieetà fatta solo a parole, mentre dall'altra sento il bisogno di dirtelo, o forse dovrei solo chiederti scusa perchè io sono un cittadino come te e non faccio niente di concredo epr migliorare una situazione orribile ...

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  37. Anonimo5:06 PM

    Ciao Luca, non sono diversamente abile ma sono incazzato nero (passami il termine scurrile) per quello che il mondo e l'Italia è! Per quanto il tuo caso sia davvero vergognoso, è solo uno dei tanti casi di cui l'uomo si deve vergognare -deve arrossire- per ciò che non fà per vigliaccheria e per ciò che fà per egoismo. Ognuno di noi deve prendersi un'impegno QUOTIDIANO come tu hai fatto e come altri fanno per cambiare le cose, magari a piccoli passi,ma almeno uno al giorno. Quante volte ogni giorno ci capita di fare un'azione, spinta da egoismo proprio, che probabilmente o certamente danneggerà qualcun'altro. Oppure ci capita di non farne un'altra, spinti dallo stesso egoismo o peggio ancora da vigliaccheria, che sarebbe stata di aiuto per qualcun'altro? Come siamo però bravi a trovare ormai meccanicamente un superficiale pensiero che ci giustifica. Basta! Da quì bisogna iniziare a cambiare se vogliamo vedere cambiare il mondo intero. I dirigenti di Trenitalia saranno qualche centinaio o forse migliaio? ognuno di noi siamo tutto il mondo!!!
    Hai tutta la mia stima e solidarietà. Voglio prenderti come esempio. Grazie a tutti quelli come te. Gianni

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  38. ciao Luca!
    Pensa..avevo già sentito parlare di questa assurda ghettizzazione nei vagoni per le bici, ma solo perchè nella mia università conosco una ragazza pendolare che mi ha raccontato un pò.sono appena tornata dalla spagna, e un giorno prendendo il treno (ovviamente super puntuale)ho notato che proprio di fronte a me c'era un grandssimo spazio dotato di cinture per le carrozzine.in più di fronte a questo spazio, e perpendicolarmente agli altri sedili c'erano 4 posti per i passeggieri....insomma, non si può nemmeno dire che prevedendo uno spazio per le carrozzine si limiti troppo lo spazio per gli altri posti a sedere!!!il problema fondamentale è solo che quando c'è la volontà di fare una cosa e si capisce la rilevaza di un problema si dovrebbe fare qualcosa, ma in questo paese sembra non funzioni così.purtroppo a volte anche quando vengono riconosciute le tue oggettive difficoltà ti rispondono che hai ragione....ma nessuno ha la reale volontà di cambiare le cose.spero vivamente che le cose cambino,ci vorrà del tempo forse, ma tutto il mondo della "diversità" (che per me non è tale)deve essere vissuto in modo diverso, è necessario avvicinarcisi, viverlo,e smetterla di viverlo con imbarazzo o difficoltà o ancora peggio con indifferenza.alla fine tutti abbiamo delle abilità diverse,forse l'abilità fisica è la più evidente, ma la mancanza di abilità intellettiva in certi personaggi dei piani alti è veramente distruttiva....

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  39. Anonimo9:28 PM

    leggere l'intero blog, pretty good

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