Un Doblò per Totò

05 febbraio, 2006

A BASSANO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGANO ANCORA UNA VOLTA L'ACCESSO" ALLA CULTURA" E NON SOLO

Ieri verso le ore 17:00 dopo vari giorni mi sono finalmente deciso ad andare a visitare la mostra "Stampe Popolari colorate" presso Palazzo Agostinelli in via Barbieri a Bassano del Grappa (VI) che era visitabile dal 3 dicembre 2005 al 5 febbraio 2006. Dopo aver superato un piccolo gradino all'ingresso con l'aiuto della mia ragazza mi sono informato se per osservare le opere era stato predisposto un ordine preciso ed il personale addetto alla sorveglianza mi ha detto che un ordine non c'era ma che la mostra era dislocata su due piani e che il piano superiore era accessibile solo attraverso due rampe di scale,al che avendo una disabilità di tipo motorio ed utilizzando per spostarmi la sedia a rotelle,non era possibile per me visitare interamente la mostra.A tale affermazione ho risposto che ero dispiaciuto e avrei preso visione solamente della parte a me accessibile. Avvicinandomi alle opere per osservarle meglio ho notato che dietro ad un pannello espositivo (nella foto sotto indicato dalla freccia) spuntava lo "scoiattolo" (un montascale). Dopo questa casuale scoperta ho informato la sorvegliante, la quale non solo era allo scuro della presenza di tale ausilio( in quanto li solo per sostituire un collega) ma non era neppure in grado di utilizzarlo, per cui dopo il disagio la beffa. Questa situazione mi sembra molto ridicola anche perchè tale esposizione è a cura dell'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Bassano del Grappa per cui ritengo assurdo che non si siano preoccupati di organizzare il tutto in modo che durante il periodo di permanenza della mostra le persone disabili fossero in grado di poterla visitare agevolmente nella sua interezza come chiunque altro. Non intendo affermare che per garantire quanto sopra scritto si dovesse destinare una persona fissa in sede ma organizzare un servizio specifico anche su prenotazione,in modo che tutto potesse avere una sua fluidità. Prendendo spunto da questo episodio ho potuto riflettere su alcuni punti e notare che proprio il settore del Comune che dovrebbe stimolare la conoscenza e la cultura di qualsiasi cittadino ne nega l'accessibilità ai portatori di handicap. Mi auguro che da ora in avanti si smetta di teorizzare solamente sull'abbattimento di barriere architettoniche e sull'integrazione delle persone disabili creandogli situazioni disagevoli e false aspettative,ma che si inizi a chiedere ai diretti interessati quali sono i loro bisogni ed a concretizzarli.

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