Un Doblò per Totò

04 dicembre, 2007

RISPOSTA PRO -RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI BOLOGNA

Finalmente ho ricevuto la risposta da parte del Pro . rettore agli studenti dell’Università di Bologna Prof. Paola Monari alla lettera che ho inviato al Magnifico Rettore per chiedere spiegazioni sulla vicenda che vede come protagonista la studentessa Maria Plágaro.

Gentile Dott. Faccio

l'Università di Bologna ospita circa 1300 studenti disabili che sono seguiti da un Servizio molto efficiente, in grado di far fronte a ogni tipo di disabilità, con tutor specializzati, tecnologie e servizi di accompagnamento. La studentessa Maria Plàgaro è ospite nelle nostre Residenze universitarie dall'inizio di settembre e frequenta regolarmente gli spazi universitari, che sono tutti a norma, come tassativamente previsto dalle leggi italiane. Le riprese apparse su You Tube e sul blog di Grillo si riferiscono a un temporaneo trasferimento delle lezioni in spazi extrauniversitari per consentire il trasloco della Facoltà di Lingue nella nuova sede, che si concluderà a dicembre. Tenga conto che l'Università di Bologna organizza didattica e servizi per più di 90.000 studenti in una città storica, in edifici sotto tutela architettonica di tutte le epoche, dal Trecento all'Ottocento. Purtroppo, la mancata tempestività nella comunicazione tra Uffici ha determinato questo imperdonabile disagio per la studentessa. Appena ne siamo venuti a conoscenza, abbiamo risolto il problema. La valutazione degli studenti disabili che si rivolgono al servizio (e delle loro famiglie) è sempre stata ed è più che positiva. Se crede può consultare il sito nel portale dell' Ateneo di Bologna. Mi dispiace che gli operatori del Servizio, che lavorano con passione, competenza e senza orario, siano stati travolti da giudizi che non hanno lasciato alcun appello alla reale consistenza del loro impegno.

Se desidera approfondire l'argomento, sono a Sua disposizione.

Il prorettore agli studenti

Paola Monari

Dal mio punto di vista anche se comprendo le difficoltà che l’Università di Bologna incontra nell’adeguare gli edifici universitari e che debba affidarsi a spazi extra universitari ritengo che il diritto allo studio debba essere garantito ad ogni individuo pertanto anche l’accessibilità a tali edifici e non solo

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